Le forze azere hanno lanciato un attacco alla capitale del Nagorno-Karabakh Stepanakert, ha detto venerdì il ministero della Difesa armeno. Il portavoce del ministero della Difesa armeno Artsrun Hovhannisyan non ha specificato che tipo di attacco è stato lanciato dalle truppe azere o quali armi sono state utilizzate.
Hovhannisyan ha aggiunto che l'attacco ha provocato feriti tra i civili e i servizi di soccorso, nonché la distruzione di alcune infrastrutture della città.
I corrispondenti di Sputnik che lavoravano sul posto hanno riferito di diverse esplosioni nella capitale della repubblica separatista. Un video che mostra l'attacco a Stepanakert è stato condiviso su Twitter. Nel filmato si vede una colonna bianca di fumo che si alza nel cielo.
ВС Азербайджана целится в гражданскую инфраструктуру и мирное население. Это Степанакерт.
— Марина_Саакян Հաղթելուենք (@Marinochka_San) October 2, 2020
В далеке слышны звуки сирены😡 pic.twitter.com/CNKR0j6qA9
Escalation nel Nagorno-Karabakh
La situazione nella regione contesa del Caucaso meridionale è peggiorata domenica, dopo che Armenia e Azerbaigian hanno dato vita a reciproci scontri a fuoco e provocazioni militari lungo la linea di contatto.
L'escalation ha spinto entrambi i Paesi a introdurre la legge marziale e la mobilitazione.
Il conflitto nella regione è iniziato nel febbraio del 1988, quando la Regione Autonoma del Nagorno-Karabakh a maggioranza armena proclamò l'indipendenza dalla Repubblica Socialista Sovietica dell'Azerbaigian. Nell'area è scoppiato un conflitto armato tra il 1992 al 1994, da allora sono stati avviati negoziati per la normalizzazione del conflitto con la mediazione del gruppo di Minsk dell'OSCE, guidato da Russia, Stati Uniti e Francia.
La Repubblica autoproclamata, che formalmente fa parte dell'Azerbaigian, ha cercato il riconoscimento internazionale, con il premier armeno Nikol Pashinyan che ha proseguito i tentativi alla luce delle crescenti tensioni nell'area contesa.