-12,8% di Pil nel secondo trimestre del 2020 rispetto al primo trimestre, mentre rispetto al secondo trimestre del 2019 la caduta del Pil italiano è del -17,7%. Sono i dati ufficiali diffusi dall’Istat che confermano l’andamento negativo dell’economia italiana in questo periodo così critico per la storia mondiale.
I dati sono più cupi delle stime e confermano “la portata eccezionale della diminuzione del Pil” scrive l’Istat.
“A trascinare la caduta del Pil è stata soprattutto la domanda interna, con un apporto particolarmente negativo dei consumi privati e contributi negativi rilevanti di investimenti e variazione delle scorte. Anche la domanda estera ha fornito un apporto negativo, per la riduzione delle esportazioni più decisa di quella delle importazioni.”
Insomma un quadro fosco quello dipinto dall’Istat nel suo commento ma che non stupisce nessuno.
Il FTSE MIB, che questa mattina aveva superato i 20mila punti, anche se ora è arretrato a 19.894 punti, è ancora in territorio positivo del +0,25%.
Anche il differenziale tra il Btp Italia e il Bund tedesco a 10 anni resta positivo con una diminuzione di giornata del -1,19% e uno spread a 149 punti base.
I mercati “riposano tranquilli” convinti che le banche centrali apporteranno tutto il sostegno necessario alla finanza, fino a che sarà necessario.