Cesar Milla Manay, sindaco della città peruviana di Pascamayo, ha inviato una richiesta ufficiale all'ambasciata russa nel Paese per ottenere il vaccino anti-Covid russo "Sputnik V".
Lo riporta il portale peruviano Exitosa Noticias, che in precedenza aveva dato notizia di richieste analoghe da parte del sindaco di Moche e il governatore della regione di Arequipa.
Manay ha quindi fatto notare come la Russia sia diventato il primo paese al mondo a sviluppare un vaccino efficace contro il Covid-19, in attesa dell'accreditazione ufficiale da parte delle organizzazioni internazionali.
Il funzionario ha quindi sottolineato come per la Russia un tale risultato sia stato possibile grazie al lavoro di "ottimi ricercatori e scienziati".
"Ci sono molti paesi che vorrebbero acquistare il vaccino, e io mi unirò a loro", ha concluso il sindaco di Pascamayo.
Il vaccino russo "Sputnik V"
La scorsa settimana la Russia ha registrato il primo vaccino al mondo contro COVID-19, come annunciato dal presidente Vladimir Putin durante una riunione del governo. Dopo il suo annuncio, Putin ha osservato che lo Sputnik V ha dimostrato la sua efficacia dopo diversi test durante i quali i volontari sono riusciti a sviluppare una "immunità stabile".

Il capo di stato russo ha anche rivelato che una delle sue figlie aveva già provato il vaccino e "si sente bene" ora dopo due iniezioni, che le hanno dotato di un livello "alto" di anticorpi.
Secondo le informazioni del registro statale dei medicinali, il farmaco è una soluzione per iniezione intramuscolare. Si prevede che si effettuerà la vaccinazione in due fasi, con tre settimane di distanza tra l'una e l'altra.
Secondo il Ministero della Salute, un doppio schema d'iniezione consente la formazione di un'immunità a lungo termine fino a due anni.