Per contrastare l’ondata di rientri di concittadini potenzialmente contagiati dal nuovo coronavirus, gli aeroporti italiani si attrezzano per effettuare tamponi a tappetto a tutti i passeggeri.
Gli aeroporti di Fiumicino e di Ciampino dal 14 agosto hanno avviato i test Covid-19 su quanti provengono da Croazia, Grecia, Malta e Spagna che non sono provvisti di una attestazione di un idoneo tampone eseguito 72 ore prima dell’ingresso sul territorio nazionale.
E grazie a questi test il primo positivo è stato scovato, un ragazzo di Pescara proveniente da Malta su un volo Ryanair. Scattato il sistema di tracciamento dei contatti e allertata anche l’Asl abruzzese, riporta Il Pescara.
In Veneto il Marco Polo di Venezia e il Catullo di Verona sono già operativi ed effettuano i test a quanti provengono dai Paesi europei oggetto dell’ordinanza del 12 agosto scorso.
In altri aeroporti italiani, dove non ci si è ancor organizzati, sono gli stessi vacanzieri di ritorno a chiedere di essere sottoposti ai test Covid-19.
Negli aeroporti di Milano Malpensa e Linate non vi è ancora alcun sistema di controllo con test Covid-19, la Regione Lombardia lavora con la società che gestisce gli aeroporti (Sea) per introdurre un sistema simile a quello adottato dagli aeroporti veneti e laziali.
Chi arriva ad Orio al Serio, invece, può recarsi presso l’ospedale di Seriate. Questo ospedale è stato predisposto per effettuare tamponi senza prenotazioni previe.
Nell’aeroporto di Catania Vincenzo Bellini è stata individuata un’area dedicata a tutti i passeggeri provenienti dai quattro Paesi oggetto dell’ordinanza. Il Terminal C dell’aeroporto catanese accoglie i viaggiatori per sottoporli a tampone rinofaringeo.
Ben presto sarà allestita un’area con le stesse modalità anche all’Aeroporto di Palermo Falcone-Borsellino.