Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato alla nazione dopo l’annuncio dell’accordo di pace con Emirati Arabi Uniti, che tra le clausole prevedeva la sospensione dell'estensione di sovranità su parti della Cisgiordania da parte di Tel Aviv.
“Quando ho annunciato l’estensione della sovranità (su parti della Cisgiordania, ndr), mi hanno detto che non sarei mai riuscito a stringere un accordo di pace con nessuno Stato arabo a tali condizioni. E guardate ora, non ci sono cambiamenti nel mio programma per l’estensione della sovranità. E prometto che non ci saranno. I piani di annessione rimangono su tavolo”, ha detto Netanyahu.
Il primo ministro ha sottolineato che il compimento dei piani sull'annessione sarà realizzato in contatto con gli Stati Uniti: per ora i partner statunitensi hanno chiesto ad Israele di rimanere in attesa.
"Ho sempre detto che l'attuazione dei piani sulla sovranità sarà effettuata solo in coordinamento con gli Stati Uniti (...) Trump, uno dei più grandi amici di Israele, ci ha chiesto di aspettare ancora un po' con l’avvio dell’espansione della sovranità. Non rinuncerò mai all'idea di sovranità. Promuoveremo questa idea. Non rinunceremo mai ai nostri diritti sulla nostra terra", ha aggiunto.
Era stato il presidente statunitense Donald Trump ad annunciare l’accordo di pace tra Israele ed Emirati Arabi Uniti. Si prevede che prossimamente le parti firmeranno accordi bilaterali in settori qualiinvestimenti, turismo, voli diretti, sicurezza, telecomunicazioni, tecnologia, energia, sanità, cultura, ambiente, sull’apertura di ambasciate equivalenti e in altre aree di interesse comune.