Rientra oggi dal Libano il contingente di Vigili del fuoco specializzati sul rischio Nbcr (Nucleare Batteriologico Chimico Radioattivo) partiti il 5 agosto in missione internazionale per Beirut, colpita dalle esplosioni nella zona portuale. Lo riferisce un comunicato stampa del Ministero dell'Interno
I Vvf italiani, operativi a Beirut insieme ad altri team europei nell'ambito del Meccanismo europeo di protezione civile con il coordinamento del dipartimento della Protezione civile, hanno svolto attività di campionamento e monitoraggio delle acque marine, del suolo e dell'aria intorno al cratere dell'esplosione, per rilevare agenti chimici eventualmente dispersi.
"Spenti gli ultimi focolai sulla nave scagliata dalla forza dell'esplosione sulla banchina del porto, i vigili del fuoco hanno verificato la qualità dell’aria all’interno, escludendo la presenza di sostanze pericolose e consentendo così l'ingresso alle squadre locali per l’ispezione. In parallelo, ingegneri strutturisti dei Vvf hanno effettuato verifiche su edifici d’interesse distanti dall’area più colpita. Nell'ambito dei controlli strutturali sono stati riscontrati danni alle parti esterne, come pannelli e, soprattutto, vetrate" si legge nella nota del ministero.
Rientrano da #Beirut i #vigilidelfuoco partiti il 5 agosto in missione internazionale. Specialisti #nbcr e ingegneri hanno lavorato con squadre locali sul fronte del rischio chimico e per verificare gli edifici danneggiati. #12agosto#BeirutExplosion
— Il Viminale (@Viminale) August 12, 2020
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Il ringraziamento del sottosegretario Sibilia
Il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia ha ringraziato, tramite il proprio account Twitter, tutto il lavoro svolto dai Vigili del Fuoco partiti per portare i propri aiuti in Libano.
"Un gruppo altamente specializzato, capeggiato dalla dottoressa Fiore, ingegnere del corpo, che ha lavorato con le squadre di colleghi del posto per verifiche sugli immobili danneggiati e sul fronte del rischio chimico, portando tra quelle persone colpite da una vera e propria catastrofe la professionalità e l'abbraccio dell'Italia migliore", ha detto.
Mentre i nostri eroici @emergenzavvf sono ancora in viaggio per rientrare in Italia, voglio salutare e ringraziare pubblicamente il team di esperti del nucleo NCBR partiti per il Libano a poche ore dalla strage al porto di Beirut.
— Carlo Sibilia (@carlosibilia) August 12, 2020
Siete la nostra Italia migliore 🚒🇮🇹 pic.twitter.com/qcpJIkdDEc
"Non appena atterreranno in tarda serata sentirò personalmente al telefono l'ingegner Stefania Fiore per congratularmi attraverso lei con tutto il team e dar loro il bentornati a casa da parte e in rappresentanza di tutti noi che ne abbiamo seguito le gesta, in supporto e in soccorso degli amici libanesi" ha concluso Sibilia.
Il team di #vigilidelfuoco ed @Esercito in missione a #Beirut con coordinamento di @DPCgov nell’ambito del Meccanismo europeo di protezione civile: il rientro in #Italia con C-130 di @ItalianAirForce #BeirutBlast #12agosto pic.twitter.com/BJgkLcrJM7
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La tragedia di Beirut
Una potente esplosione si è verificata lo scorso 4 agosto nel porto di Beirut. Secondo quanto dichiarato dalle autorità, la deflagrazione è avvenuta in un silos del porto in cui erano ammassate 2750 tonnellate di nitrato di ammonio confiscate nel 2015. L’incidente ha provocato circa 170 vittime e quasi 6.000 feriti, causando fino a 15 miliardi di dollari di danni alla capitale. Nella città è stato dichiarato lo stato d'emergenza per due settimane.
Il 5 agosto dall'Italia sono partiti due velivoli C130 dell’Aeronautica Militare con otto tonnellate di materiale sanitario e squadre dei Vigili del Fuoco e della Difesa specializzate in ambienti NBCR ed esperti della valutazione del danno agli edifici coinvolti.