L'ordine di cattura per l'ex presidente colombiano Álvaro Uribe Vélez, attualmente senatore, è scattato questo martedì dalla Sala di Istruzione della Corte Suprema colombiana, nell'ambito delle indagini su casi di falsa testimonianza. L'ex presidente è accusato di aver corrotto e manipolato dei testimoni. Circa una decina di persone, infatti, hanno denunciato di aver ricevuto un compenso per testimoniare a favore di Uribe.
L'ordine di arresto dei giudici ha validità immediata e potrà avere una durata massima di un anno.
"La privazione della libertà mi causa profonda tristezza per mia moglie, la mia famiglia e per i colombiani che ancora credono che abbia fatto qualcosa di buono per la Patria", ha commentato l'ex presidente.
La privación de mi libertad me causa profunda tristeza por mi señora, por mi familia y por los colombianos que todavía creen que algo bueno he hecho por la Patria
— Álvaro Uribe Vélez (@AlvaroUribeVel) August 4, 2020
Le indagini sull'ex presidente
Le indagini che hanno portato agli arresti di martedì 4 luglio hanno avuto origine nel 2012. Allora fu Uribe a denunciare il senatore Iván Cepeda per aver presumibilmente chiesto agli ex paramilitari di testimoniare contro di lui in cambio di benefici. Tuttavia, nel 2018 l'indagine contro Cepeda venne chiusa e l'accusatore divenne accusato. La Corte, infatti, aprì una nuova indagine, questa volta nei confronti dell'ex presidente stesso, per la presunta manipolazione di testimoni, proprio ai danni dell'ex senatore Iván Cepeda.
Durante le indagini, la Corte ha ascoltato la testimonianza di numerosi ex paramilitari, tra cui Pablo Hernán Sierra alias "Alberto Guerrero"; José Gelvez Albarracín alias 'El Canoso'; e Jesús Ignacio Roldan alias 'Monoleche'.
Álvaro Uribe Vélez è stato presidente della Colombia dal 2002 a 2006 e dal 2006 al 2010. Nel 2018 è stato eletto senatore. Durante la sua carriera politica l'ex presidente ha accumulato circa 50 denunce ed è coinvolto in processi per narcotraffico, intercettazioni illegali, omicidi, falsi positivi, paramilitarismo e massacri, tra gli altri.