Il fondatore della Nuova Camorra Organizzata era stato trasferito lo scorso giovedì in ospedale per un aggravamento delle sue condizioni di salute dovuto a problemi respiratori. I suoi legali dicono che non è lucido e che rifiuta le cure.
"Non sappiamo esattamente quali siano le sue condizioni. Ci dicono che la situazione è sotto controllo, e continuano a sostenere che rifiuta di fare gli esami. Ma noi riteniamo che non sia lucido", spiega Gaetano Aufiero, l'avvocato del boss camorrista.
La moglie sarebbe andata a trovarlo in carcere lo scorso 22 luglio, ma non l'ha riconosciuta, aggiungono i legali.
"Abbiamo chiesto ripetutamente al magistrato di sorveglianza - prosegue Aufiero - di nominare un perito e non abbiamo risposte. Ho nominato un consulente di parte, un geriatra di Parma, ma il direttore del carcere ha respinto l'autorizzazione alla visita per motivi di opportunità, che non capiamo quali siano".
Inoltre l'avvocato ha chiesto di anticipare il colloquio con la moglie, previsto a fine mese, per "provare a convincerlo a fare gli esami e nemmeno questo viene autorizzato".
A fine aprile, durante l'epidemia di COVID-19, Aufiero ha presentato l’istanza al Tribunale di Sorveglianza di Reggio Emilia, competente per il carcere di Parma. Istanza respinta dai giudici il 10 giugno, in quanto il boss non ha perso il carisma e resta un simbolo per i gruppi criminali che continuano a ispirarsi alla sua figura.