La lettera recante questa raccomandazione è stata scritta dal direttore commerciale del dipartimento della Salute britannico (DHSC) Steve Oldfield, ed è stata pubblicata sul sito del governo del Paese.
Il rappresentante del dicastero sottolinea la necessità di prepararsi a tutti gli sviluppi possibili dopo la fine del periodo di transizione in vista dell'uscita della Gran Bretagna dal mercato unico dell'UE e dall'unione doganale.
“Il nostro obiettivo comune deve essere quello di mitigare qualsiasi potenziale sospensione dell'approvvigionamento nel Regno Unito in tutte le categorie di forniture mediche, compresi medicinali, dispositivi medici e materiali di consumo clinici, forniture per studi clinici, prodotti di origine umana (sangue e articoli da trapianto), vaccini e contromisure, beni e servizi non clinici a sostegno dei fornitori di assistenza sanitaria e sociale”, scrive Oldfield.
Le autorità invitano le aziende a controllare e, se necessario, a mettere a punto le loro catene di approvvigionamento per garantire che ci siano riserve sufficienti di articoli sanitari nei loro magazzini.
“Riconosciamo il fatto che le catene di approvvigionamento globali sono sottoposte a forti pressioni, aggravate dai recenti eventi riguardo il COVID-19. Tuttavia, incoraggiamo le aziende ad integrare le scorte come parte fondamentale per i piani di emergenza e chiediamo all'industria, ove possibile, di riempire le riserve fino ad ottenere un livello di 6 settimane di rifornimento sul suolo del Regno Unito”, si legge nella lettera.
Il Regno Unito ha lasciato l'Unione Europea il 31 gennaio e ha tempo fino al 31 dicembre per negoziare un accordo commerciale con il blocco che entrerà in vigore al termine del periodo di transizione.