Oggi, lunedì 3 agosto, sono stati confermati i mandati ai 250 deputati della nuova Assemblea serba. Contestualmente si è tenuta la tradizionale cerimonia del giuramento dei neo eletti.
L’evento non è stato privo di contrattempi dato che un piccolo ma agguerrito gruppo di protesta, guidato dal leader del movimento ‘Basta’, l'ex ministro Sasha Radulovich, è intervenuto cercando di bloccare il carosello di automobili di rappresentanza di fronte all’Assemblea parlamentare. Sono stati urlati slogan e lanciate pesanti accuse di tradimento degli interessi nazionali alle autorità, nonché di illegittimità nei confronti del Parlamento stesso.
La protesta pacifica e su piccola scala è stata trasmessa da molti dei suoi partecipanti sui social network. Durante la pausa della riunione, i deputati del Partito di minoranza nazionale, l'Unione degli ungheresi della Vojvodina (SVM), hanno lasciato l'edificio del parlamento per scattare una foto davanti all'Assemblea. I manifestanti hanno iniziato a urlare, fischiare e lanciare uova contro di loro. Come ha detto in seguito ai giornalisti la deputata Elvira Kovacs, sono riusciti a colpire la sua collega, la dott.ssa Emese Uri, anch'essa ungherese di etnia.
La polizia, che aveva allestito un leggero cordone davanti ai gradini del Parlamento, ha arrestato uno dei manifestanti e controllato i documenti di diversi altri.
Elezioni in Serbia
Il 21 giugno la Serbia ha tenuto le elezioni legislative per l'Assemblea, l'organo rappresentativo della provincia autonoma della Vojvodina e per le autorità municipali. Il 1° luglio circa 200 mila cittadini serbi hanno votato per il secondo turno in 234 seggi elettorali.
Secondo i dati finali della commissione elettorale, il partito progressista serbo al potere, del Presidente Aleksandar Vucic, ha ricevuto il 60,65% dei voti e 188 seggi su 250 nell'Assemblea. Vucic si è quindi consultato con i leader dei partiti parlamentari e ha annunciato che entro il 25 agosto sarebbe stato formato un nuovo Governo.
Il partito socialista serbo, del ministro degli Esteri Ivica Dacic, ha ottenuto il 10,38% e 32 seggi, il blocco SPAS del capo della municipalità di Novi Beograd Aleksandr Shapic – il 3,83% e 11 seggi.
I seggi nel Parlamento serbo sono andati anche a partiti delle minoranze nazionali secondo la quota: l'Unione degli ungheresi della Vojvodina ha ricevuto nove mandati, la coalizione dell'ex capo mufti Muamer Zukorlich e i macedoni - quattro seggi parlamentari, il Partito di azione democratica di Sandzak (slavi musulmani) - tre mandati e la coalizione albanese del sud - tre seggi nell'Assemblea. Il resto dei partiti non è stato in grado di superare la quota di sbarramento del 3%.