Proseguono le operazioni per lo spegnimento del vasto incendio che ha distrutto centinaia di ettari di bosco in provincia dell'Aquila, sviluppatosi il 30 luglio da due focolai sui monti Omo e Pettino.
Il rogo ha interessato circa 700 ettari delle zone boschive che si trovano sopra i quartieri di Cansatessa e Pettino, densamente abitati, e aree che ricadono all'interno del perimetro del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, con rilevanti danni al patrimonio boschivo.
Ettari di bosco incendiati a #LAquila: il prefetto nei posti di comando avanzato ringrazia per il lavoro senza sosta #vigilidelfuoco, #protezionecivile e tutti gli operatori impegnati sul campo.#2agosto
— Il Viminale (@Viminale) August 2, 2020
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Il Comune dell'Aquila ha inoltrato al governo la richiesta dello stato d'emergenza, su cui è chiamata a deliberare anche la Regione per sostenere le richieste dell'ente.
”La dichiarazione dello stato di emergenza – spiega il sindaco Pierluigi Biondi – è necessaria sia per l’applicazione delle procedure utili per incrementare l’azione finalizzata a un contenimento ancora più efficace degli incendi, sia per avere un’opportuna copertura delle spese elevatissime che Comune e Regione stanno sostenendo e dovranno sostenere ancora".
Per domare le fiamme è stata attivata una macchina dei soccorsi che vede un impiego massiccio di mezzi e uomini per almeno 12 ore giornaliere: sette velivoli Canadair, 3 elicotteri, 80 Vigili del Fuoco, 40 militari del IX Reggimento Alpini, 70 volontari di protezione civile, 30 dipendenti comunali con quattro ruspe, 4 pattuglie della Polizia municipale.