Esclusiva, Sgarbi: conferenza sul Covid attaccata da giornali di regime per polemica politica

© AP Photo / Luca BrunoVittorio Sgarbi
Vittorio Sgarbi - Sputnik Italia
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“Negazionisti”, i giornali italiani hanno bollato con questo termine i relatori della conferenza sul Coronavirus organizzata dal deputato Vittorio Sgarbi assieme al leghista Armando Siri.

Gli esperti che vi hanno partecipato, illustri virologi e costituzionalisti, in realtà hanno espresso il proprio parere sul fatto che oggi in Italia non esiste un’emergenza legata al Covid.

Vittorio Sgarbi, Matteo Salvini e il cantante Boccelli sono stati travolti dalle critiche in seguito al convegno che ha avuto luogo al Senato sul Coronavirus, rei di aver negato l’esistenza del virus. La realtà è ben diversa: i diversi relatori, dal virologo Zangrillo al Costituzionalista Cassese e molti altri importanti esperti, hanno mostrato i dati incoraggianti sullo stato attuale dell’epidemia, affermando che non vi è un’emergenza in atto.

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I titoloni e le etichette di “negazionisti” comparsi su quasi tutti i giornali italiani che non c’entrano con i contenuti della conferenza, hanno alimentato invece una polemica puramente politica. Sputnik Italia ha raggiunto per un’intervista in esclusiva l’organizzatore dell’evento Vittorio Sgarbi, parlamentare eletto con Forza Italia, critico d’arte.

— Onorevole Sgarbi, perché si sono così accaniti contro la sua conferenza?

© Foto : Tatiana Santi / Vittorio Sgarbi e Tatiana Santi
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Vittorio Sgarbi e Tatiana Santi
— Sono giornali di regime e quindi hanno il compito di sostenere la linea governativa, hanno attribuito a me quello che oggi io ho restituito in parlamento a illustri scienziati da Lopalco a Bassetti e Zangrillo. I media hanno fatto finta di non sentirli e hanno semplicemente visto la posizione di Salvini e la mia per farne una pura polemica politica. Il mio pensiero è noto da tempo, io ho voluto semplicemente che fosse noto in una sede pubblica e istituzionale anche il pensiero di illustri virologi. È uscito inoltre sul Corriere un articolo di Cassese che dà ragione a noi e afferma che i giornalisti riportano ciò che vogliono. Corriere, Repubblica e Il Fatto sono giornali di regime, di servi del governo.

Ogni scienziato ha esposto la propria posizione, Salvini ha esagerato a non mettersi la mascherina, ma questo è un fatto di costume, Boccelli ha fatto le sue dichiarazioni. La sostanza però è che c’erano più di 20 relatori di cui 3 illustri studiosi della Costituzione, cioè Cassese, Ainis e Guzzetta; hanno partecipato 7 medici di grande prestigio e poi ovviamente c’è stato chi ha preso posizioni più radicali. Agli atti rimarranno gli interventi dei virologi presenti a partire da Gismondo, Tarro, Zangrillo, Clementi, Bassetti, i quali hanno detto cose molto precise spiegando che l’emergenza è finita. In tutta Europa l’emergenza è finita, è rimasta solo in Italia, una dittatura di deficienti che risiedono in un partito che ha perso le elezioni, il Pd, e in un partito di idioti, i 5 stelle.

— Nessuno degli esperti presenti alla sua conferenza ha negato l’esistenza del virus, giusto? I giornalisti quindi parlando di “negazionisti” non sono entrati nel merito della questione?

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— Esattamente, gli esperti non hanno negato, hanno semplicemente mostrato con dei grafici che l’emergenza è finita. Se tu hai in Italia 4 morti puoi chiamarla come ti pare, ma non è un’emergenza. Ci sarà piuttosto l’emergenza degli incidenti stradali, l’emergenza dei morti di cancro, ma 4 morti non possono essere un’emergenza.

— Il Coronavirus non è ancora stato studiato fino in fondo. Il dialogo e il dibattito fra gli esperti a maggiore ragione è importante, no?

— Infatti, ho organizzato la conferenza per questo motivo. Io ho assunto le mie posizioni e ho anche combattuto la commissione istituita questi giorni in Parlamento per le fake news. Questo serve semplicemente a dire che sono false le opinioni discordanti con il governo. In realtà si tratta di posizioni molto coerenti di gran parte dei virologi, alcuni sono più ottimisti e altri vedendo il Coronavirus diminuire aspettano che ritorni in ottobre.

Anche Lopalco, che è il virologo più vicino alla sinistra, ha dichiarato che il virus è istinto, però ragiona come se dovesse tornare in autunno. La valutazione dello stato attuale è concorde fra la maggior parte dei virologi.

— Il governo invece ha appena prolungato lo stato di emergenza nonostante i dati ottimisti. Di che cosa ha paura il governo?

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— Siamo l’unico Paese europeo il quale parla di emergenza. Evidentemente il governo trae vantaggio da una posizione garantista come quella dell’emergenza, possono fare ciò che vogliono. È una vera e propria dittatura.

— Un nuovo lockdown ucciderebbe l’economia italiana e questi allarmismi potrebbero costare caro al Paese, non crede?

-L’economia non potrà più riprendersi, soprattutto l’industria principale, cioè il turismo. Se tu scrivi sulla cartina geografica che l’unico Paese in Europa dove ancora c’è il Coronavirus è l’Italia evidentemente la gente non viene più.

— Che ne pensa del terrorismo mediatico in relazione al Coronavirus? Perché alimentare la tensione e la paura?

— I giornali sono stati fatali in questo e hanno preso una posizione che è coincisa con quella del governo, forse è un caso. È un mistero da risolvere, perché i giornali abbiano assunto questa posizione.

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— Molte persone tuttora portano la mascherina pure all’aperto, avrà visto anche lei per strada.

— Sono stati fulminati nel cervello. Come ha detto Bernard Lévy “le virus rend fou”, il vero contagio è nelle menti, si tratta di una ipnosi collettiva, è una forma perversa di persuasione.

— Lei non ha mai avuto paura di contrarre il virus?

— Mai, mai, mai. Fra l’altro l’unico modo per stare bene è trovarsi all’aperto. Hanno rinchiuso le persone in casa, il virus ha ucciso di più secondo me per questa ragione. Questo lo scopriremo quando faremo i conti alla fine, nell’arco di pochi mesi avremo dei dati che sconfesseranno questo governo di coglioni.

Io sono stato la foglia di fico, assieme a Salvini, hanno fatto dire a me quello che in realtà ho fatto spiegare dai medici.

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