"Il nostro sguardo è rivolto al futuro, è rivolto alla cittadinanza e alle istituzioni, a cui dedicheremo il nostro massimo impegno per garantire la sicurezza". Con queste parole Paolo Abrate si è presentato questa mattina davanti ai giornalisti, dopo aver preso possesso del suo ufficio,
“La fiducia si ottiene conoscendo – ha proseguito – il nostro impegno sarà quello di rimanere sul territorio, di continuare a svolgere una vicina ed empatica assistenza ai cittadini che ci chiedono aiuto".
Il terremoto sui carabinieri di Piacenza
In merito alla bufera esplosa sull'Arma, dopo l'inchiesta sui carabinieri della caserma Levante, che ha portato all'arresto in carcere di 5 carabinieri, uno ai domiciliari e tre sottoposti a obbligo di presentazione e firma, indagati per traffico di droga, violenze, soprusi, estorsioni e torture durante il periodo della quarantena per l'emergenza coronavirus, Abrate si è detto molto "colpito".
"Siamo un’istituzione che dedica tanto della propria individualità al servizio della cittadinanza, ed è una cosa che ci ha segnato molto", ha detto. Tuttavia, "mi sento onorato di essere qui a Piacenza - ha aggiunto - di poter portare questa divisa nella città e nella provincia; non è semplice ma lo faccio con orgoglio perché so quanto i miei carabinieri si impegnano ed è giusto affrontare a testa alta la quotidianità”.