Il premier Giuseppe Conte riferirà in Parlamento sulla situazione epidemiologica della malattia da nuovo coronavirus, in vista della proroga dello stato di emergenza sino al 31 ottobre. Le opposizioni hanno già promesso le barricate sulla proroga e chiesto di rimettere il Parlamento al centro, pensando a iter decisionali più agili ma che coinvolgano le camere. Lo stato di emergenza verrà decretato con una delibera del Consiglio dei Ministri, come prevede la legge 225 del 1992 che lo disciplina.
L'ipotesi, adesso, è quella di una proroga di 90 giorni, sino al 31 ottobre, per ragioni tecniche, ovvero dotare il governo di quegli strumenti di reazione che consentono rapidità di esecuzione.
L'orientamento del governo è condiviso da tutte le forze di maggioranza, inclusa Italia viva che in prima battuta di era detta contraria a una proroga della misura. Il viceministro della Sanità, Pierpaolo Sileri, del M5s, assicura che estendere il periodo di emergenza non vuol dire imporre misure di lockdown o restrizioni.
"Non significa nulla di drammatico", ha detto spiegando che si tratta solo di uno strumento che dota l'esecutivo di "maggiore flessibilità" ma che "non cambia nulla rispetto a quello che stiamo facendo oggi, cioè una ripresa della normalità quasi totale".
Ma l'opposizione non ci sta e proclama le "barricate". "Gli italiani meritano respiro e libertà" ha detto Salvini, promettendo che "noi non li facciamo uscire dall’Aula, ci stanno loro chiusi" e sottolineando che non esiste un'emergenza sanitaria in Italia.