Nessun politico sulla tribuna. Parlano medici, insegnanti, professori, avvocati. Tutti vogliono una scuola sicura, ma reale, non virtuale. Non le lezioni on-line, ma le vere lezioni in aula, in contatto con insegnanti. Parlano di mascherine, di vaccinazione, di incostituzionalità di alcune decisioni del governo.
I bambini hanno sofferto delle conseguenze di una chiusura rigidissima e prolungata in casa, che ha provocato a tanti danni alla salute psico-fisica.
Ma l'Ordinanza è stata criticata duramente. I relatori hanno parlato di possibili chiusure di tante scuole non appena cominceranno a funzionare, di possibili chiamate al 118 senza avvisare i genitori se bambino avrà sintomi di malattia, di certe regole anticovid a loro detta molto discutibili. I bambini e i ragazzi si ammalano infatti di covid molto poco e, anche quando questo avviene, con manifestazioni cliniche blande e con un rischio di trasmissione molto basso.
I bambini, secondo gli organizzatori, hanno diritto a una socialità libera, senza paure e ricatti, in sicurezza; hanno diritto ad una Scuola riformata, a loro misura, e ad una scuola da amare, da vivere con gioia, si legge nel Manifesto degli organizzatori.
Questa è stata la prima grande manifestazione, ma se ne prevedono altre ad agosto e settembre.









