"Il 22 luglio dalle unità di rilevamento radar <...> sono state individuate attività dagli aerei da ricognizione P-8A Poseidon e U-2S della Marina degli Stati Uniti sul Mar Nero, così come del velivolo da ricognizione Orion R-3C dell'aviazione tedesca sul Mar Baltico", - si afferma nella nota.
Le forze russe di difesa aerea in servizio hanno monitorato il sorvolo di questi aerei, non permettendo la violazione dello spazio aereo nazionale.
I pattugliamenti USA e NATO lungo i confini russi
I militari russi hanno rilevato, rintracciato o intercettato migliaia di pattugliamenti aerei statunitensi e NATO lungo i confini nazionali negli ultimi anni, voli che si svolgono in una varietà di luoghi, dal mare di Barents e dal Mar Baltico al Mar Nero, fino al mare del Giappone e al mare di Okhotsk in Estremo Oriente. L'alleanza occidentale ha intensificato le sue operazioni di ricognizione e di allerta preventiva lungo i confini della Russia dopo la crisi ucraina del 2014, con missioni aeree accompagnate da un incremento di manovre terrestri e navali e movimento di truppe. Mosca ha ripetutamente avvertito che tali voli comportano il rischio intrinseco di escalation accidentale, mentre gli Stati Uniti e i loro alleati hanno occasionalmente accusato i piloti russi d'intercettare i loro aerei in modo "non sicuro e poco professionale".