Il ministro dei Trasporti Pubblici Paola De Micheli ha concesso in via temporanea la concessione per il Ponte di Genova ad Autostrade per l’Italia, così da uscire dall’impasse.
Il ponte è infatti quasi pronto, proprio oggi gli operai stanno gettando l’asfalto ma rischiava di mancare chi lo avrebbe gestito una volta pronto.
Le reazioni politiche non si sono certo fatte attendere, con Matteo Salvini che annuncia una protesta davanti Montecitorio per domani mattina alle ore 12.
Vito Crimi interviene per sedare gli animi all’interno del Movimento 5 stelle e attraverso twitter fa sapere:
Il #PonteDiGenova non deve essere riconsegnato nelle mani dei Benetton. Non possiamo permetterlo. Questi irresponsabili devono ancora rendere conto di quanto è successo e non dovrebbero più gestire le autostrade italiane. Su questo il @Mov5Stelle non arretra di un millimetro.
— Vito Crimi (@vitocrimi) July 8, 2020
Le precisazioni della De Micheli
Il ministro De Micheli a stretto giro ha risposto a Crimi precisando il motivi della sua decisione.
“Sulla gestione del ponte abbiamo fotografato l’attuale situazione della legge, che prevede che l’infrastruttura debba tornare nell'unitarietà della concessione. Una fotografia in questo momento delle disposizioni vigenti”, si legge nel post.
Un cinema
Per il deputato della Lega Massimo Garavaglia stiamo invece assistendo a un cinema, in cui “finisce che i Benetton si tengono tutto tranne il Ponte di Genova”.
Il senatore grillino Agostino Santillo, portavoce del M5s al Senato invece scrive:
Consegnare la gestione del #pontedigenova ai #Benetton è fuori da ogni logica. E qua non si tratta più di una posizione politica, ma soltanto di buonsenso. In attesa della definizione della revoca, si affidi la tratta all’Anas.
— Agostino Santillo (@Ago_SantilloM5S) July 8, 2020
Ultimatum Bonafede
Ma è il ministro della Giustizia Bonafede a dare l'ultimatum, che oggi ha chiesto ci sia una decisione definitiva sulle concessioni entro questa settimana.