Il primo ministro della Spagna, Pedro Sanchez, ha proposto all'Italia "Un patto per l'Europa" per dare una "svolta all'UE". La proposta del premier spagnolo è arrivata sul Corriere della Sera nel giorno in cui riceverà Conte.
Come affermato da Sanchez, i paesi hanno affrontato e agito contro la pandemia in maniera molto simile per "salvare le imprese, evitare i licenziamenti, sostenere tre milioni e mezzo di lavoratori senza stipendio e aiutare un milione e mezzo di autonomi."
"Abbiamo messo in campo sforzi senza precedenti. Non ci siamo limitati a chiuderci in casa; il che già non era scontato. È emerso il valore e l’animo dei due popoli", ha dichiarato il premier spagnolo al Corriere della Sera.
Inoltre il premier spagnolo ha sottolineato che in Spagna si è introdotto il reddito minimo vitale, una misura simile al reddito di cittadinanza italiano.
Secondo Sanchez il patto stretto raggiunto tra Italia e Spagna è "necessario" e che nonostante i dissidi passati sull'immigrazione ora è necessario "fare un balzo in avanti nella costruzione europea". Non ha esitato a sottolineare che, se "avremo successo in questo momento cruciale, sono convinto che vedremo gli Stati Uniti d'Europa".
Intesa Conte-Costa
Nella giornata di ieri il premier Conte e il suo equivalente portoghese Costa, hanno consolidato l'accordo sul Recovery Fund davanti all'Unione Europea, affermando la necessità di una decisione politica e coordinata da parte dell'Europa, della Bce e della Commissione.
L'obiettivo di Portogallo e Italia è di trovare un compromesso per quanto riguarda il "Next Generation Eu" e il Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027.
Costa ha commentato la necessità di uscire da questa crisi, e che è necessario "uscirne tutti insieme o non ne esce nessuno", e che è necessario approvare una proposta, quella della Commissione, che è una proposta intelligente ed equilibrata".
Invece non c'è stata alcuna discussione sul Mes tra Costa e Conte, mentre Sanchez su questo tema ha affermato che per l'Italia questa sia ancora "una questione politica aperta" e che crede che "ogni paese sia libero di scegliere e non vada stigmatizzato".