Il consiglio comunale di Bologna ha approvato un ordine del giorno per conferire la cittadinanza onoraria a Patrick George Zaki.
L'annuncio è stato dato con estrema soddisfazione dal sindaco Virginio Merola, che ha definito la risoluzione "un tassello importante" nel processo volto alla liberazione di Zaki dalle carceri egiziane.
L'ordine del giorno che abbiamo votato oggi in Consiglio Comunale consentirà presto a Patrick #Zaki di diventare cittadino onorario di #Bologna.
— Virginio Merola (@virginiomerola) July 6, 2020
Un altro tassello del percorso che stiamo facendo, dal Comune all'Università, per tenere alta la richiesta della sua liberazione. pic.twitter.com/kaMUfpJ4uc
Il sindaco ha condiviso anche un tweet del Comune di Bologna, che spiega il perché della decisione.
“Riconoscendo nella sua figura quei valori di libertà di studio, di libertà di pensiero e di libertà alla partecipazione pubblica”: il Consiglio Comunale, nella seduta di oggi, ha approvato un ordine del giorno per concedere a #PatrickZaki la cittadinanza onoraria di #Bologna. pic.twitter.com/v4AkNV030I
— Comune di Bologna (@Twiperbole) July 6, 2020
Chi è Patrick Zaki
L'egiziano Patrick George Zaki, ventinovenne studente proprio dell'Università di Bologna, è stato rapito durante quella che avrebbe dovuto essere una breve vacanza nel suo paese tra il 7 e l'8 febbraio.
Tra le imputazioni a suo danno anche l'accusa di propaganda sovversiva su Facebook.
Da quel momento in poi la sua custodia cautelare è stata rinnovata di 15 giorni in 15 giorni. La sua famiglia non lo vede da inizio marzo e in passato ha denunciato torture ai suoi danni, mirate anche a estorcere al ricercatore confessioni sul suo rapporto con l'Italia e Giulio Regeni.
Diverse udienze si sono svolte senza la presenza di Zaki né dei suoi legali.
Una decina di giorni fa Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, aveva sollecita il governo Conte affinché chiedesse la grazia per i prigionieri di coscienza tra cui Zaki approfittando di un'amnistia concessa dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.