La nuova ordinanza della Regione Veneto per contrastare i focolai da Covid-19 entra in vigore oggi e il presidente Luca Zaia la spiega così:
“non prevede nuovi lockdown ma è pensata per essere ancora più efficace negli isolamenti fiduciari dei positivi al Covid-19 e nella individuazione dei contatti”.
Guerra aperta in particolare a chi pensa di poter eludere l’isolamento fiduciario, e a chi peggio ancora si rifiuta di farsi curare in ospedale. Quest’ultimo sarà automaticamente denunciato “d’ufficio all’autorità giudiziaria” e verrà sanzionato con una multa di mille euro.
Questa è la risposta di Zaia alla vicenda dell’imprenditore vicentino che si era rifiutato di farsi curare in ospedale e aveva firmato le dimissioni facendosi riaccompagnare a casa in ambulanza.
Inoltre i lavoratori che rientrano da Paesi Extra-UE saranno obbligati a sottoporsi al tampone per verificare la potenziale presenza in loro del nuovo coronavirus. Due i tamponi obbligatori per costoro: il primo appena rientrati in Italia, il secondo a distanza di 7 giorni.
Il datore di lavoro avrà l’obbligo di segnalare alle autorità sanitarie venete il rientro in Italia del lavoratore, in mancanza della segnalazione l’azienda verrà sanzionata con 1.000 euro per ogni lavoratore rientrato dall’estero (Extra-UE) e non segnalato.
La stretta non finisce qui, perché Zaia ha voluto che la lista di chi è sottoposto a isolamento fiduciario deve essere inviata al sindaco, al prefetto e alle autorità giudiziarie.
Per essere più chiaro
Per spiegarla in modo molto netto e categorico Zaia ha così presentato la nuova ordinanza che entra in vigore oggi 6 luglio nella Regione.
“Se un positivo va in giro c’è il carcere e l’arresto, si sappia”.
Zaia ha anche chiesto al Governo centrale di dare una mano alle regioni sul fronte delle sanzioni.
Dall'inizio della pandemia in Veneto sono stati registrati 19.327 casi del coronavirus, tra cui 2.024 deceduti e 384 attualmente positivi.