Allo studio ci sono ben 179 candidati vaccini contro Sars-CoV-2, di cui 17 in fase clinica sperimentale, scrive il professore Guido Silvestri, originario di Senigallia ma docente presso la Emory University negli USA da tempo.
I vaccini sono tutti in fase di test e non riusciremo ad averli in tempo per la prossima stagione influenzale, morale della favola, il professore consiglia di affilare le armi utilizzandone altre che già in questa prima fase hanno dimostrato di essere efficaci o che presto lo saranno.
“Grande ottimismo, molti candidati promettenti, interessanti risultati preliminari ma… non credo che, nonostante questa tempistica accelerata, potremo contare su questi vaccini per contrastare una eventuale seconda ondata nel dicembre/gennaio 2020-2021. Forse però potremo per questa ondata contare su un altro ‘game changer’”, scrive il professore sulla pagina Facebook Pillole di Ottimismo.
I potentissimi anticorpi monoclonali
Tra le soluzioni proposte da Silvestri spiccano gli anticorpi monoclonali “capaci di neutralizzare SARS-CoV-2” i quali sono “derivati dal sangue di soggetti guariti, da usare da soli o in combinazioni (i cosiddetti cocktails), che si sono dimostrati potentissimi nei vari modelli animali per COVID-19 e che ora sono in studi clinici di Fase I e II”.
La seconda arma è il plasma di soggetti convalescenti usato su di un caso presso la Emory University e di cui il professore dice di non poter parlare ancora perché l’articolo è “in minor revision ma non ancora accettato. E’ una storia splendida, che presto condivideremo”, ha spiegato il professore.