Il Giappone sospende il dispiegamento del sistema di difesa antimissile terrestre Aegis Ashore nel paese, ha affermato il ministro della Difesa giapponese in una conferenza stampa. Il funzionario ha spiegato che le ragioni per questa decisione sono “costi e questioni tecniche”.
Kono ha dichiarato di aver comunicato il fatto al primo ministro Shinzo Abe, nonché ai governatori delle prefetture giapponesi: Akita (nord-est del paese) e Yamaguchi (sud-ovest), dove sarebbero situati i sistemi di difesa antimissilistica.
Le batterie sarebbero supplementari per cacciatorpedinieri delle forze di autodifesa della marina militare, dotati di Aegis.
Il ministro ha fatto notare che uno dei motivi della sospensione di lavori è il rischio che durante il lancio un primo stadio del razzo cada fuori dal poligono. Kono ha affermato che è stato svolto un lavoro congiunto con la parte americana per modificare il software, ma al momento non risulta possibile dichiarare che le modifiche abbiano tolto tutti i rischi.
Le autorità giapponesi hanno deciso di utilizzare due batterie Aegis Ashore per consolidare la sua capacità di contrastare la minaccia dei missili balistici nordcoreani nel 2017. Gli USA hanno autorizzato l’affare, che costerebbe al Giappone 268 miliardi di yen, ovvero 2,2 miliardi di euro. Secondo i piani iniziali, le due batterie sarebbero state operative nel 2023.