Ricciardi: priorità a medici e anziani per vaccino contro coronavirus

© Sputnik . Ramil Sitdikov / Accedi all'archivio mediaInfermiera si prepara a somministrare il vaccino contro il morbillo a Mosca
Infermiera si prepara a somministrare il vaccino contro il morbillo a Mosca - Sputnik Italia
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Il consigliere del ministero della Salute Walter Ricciardi ha dichiarato che una volta pronto, il vaccino contro Covid-19 verrà somministrato prima di tutti al personale medico e agli anziani, le categorie più a rischio e vulnerabili al coronavirus.

Walter Riccardi ha concesso un'intervista a La Repubblica in cui ha parlato del nuovo vaccino in fase di sviluppo che dovrebbe essere pronto entro la fine dell'anno, per cui ieri il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato la firma del contratto a nome dell'Italia con la società farmaceutica Astrazeneca.

Il consigliere del ministero della Salute ha sottolineato che le prime dosi di vaccino saranno destinate al personale medico e agli anziani.

"I primi a ricevere il vaccino saranno i lavoratori della sanità. E poi le persone a rischio, per età o perché colpite da certe patologie, e le forze dell'ordine", ha dichiarato Ricciardi.

Riccardi ha spiegato inoltre il motivo per cui l'Italia, insieme a Paesi come Francia, Germania e Olanda, ha deciso di puntare proprio sul vaccino su cui sta lavorando la società farmaceutica Astrazeneca.

E' quello "in fase di sperimentazione più avanzata, cioè nella 2. Lo stanno provando su 10 mila volontari. Rispetto agli altri gruppi che lavorano sullo stesso obiettivo hanno almeno 6 mesi di vantaggio", ha sostenuto, aggiungendo che "anche se in questo momento nessuno può dire al 100 per cento che arriveranno in fondo, se lo faranno potremo avere le prime dosi alla fine di quest' anno". 

L'esperto ha sottolineato che una volta pronto la produzione del vaccino avverrà in Italia per "non rischiare di rimanere indietro".

Relativamente alla seconda ondata di coronavirus, da alcuni prevista a fine estate, Ricciardi si è mostrato prudente, in linea con il pensiero del ministro Speranza esternato in un intervento a Montecitorio.

"Bisogna evitarla e non credo arrivi. Magari avremo tante piccole ondine. Basta guardare ai focolai di questi giorni, come quello di Roma. Se la gente si comporterà bene, se i sistemi sanitari faranno tamponi, eviteremo che le ondine diventino ondate".

Proprio sull'eventualità di una seconda ondata ieri il professor Massimo Clementi, direttore del laboratorio di microbiologia e virologia dell’ospedale San Raffaele di Milano, aveva dichiarato che questa possibilità è altamente improbabile, dal momento che il coronavirus, adattandosi all'uomo, è mutato perdendo gran parte della sua virulenza.

Nella giornata di ieri il ministro della Salute Roberto Speranza aveva annunciato la sottoscrizione di un contratto con la casa farmaceutica Astrazeneca per 400 milioni di dosi di vaccino. L'accordo è stato firmato insieme a Germania, Francia e Olanda. Il vaccino, sviluppato nei laboratori dello Jenner Institute dell’Università di Oxford, parla italiano, grazie al contributo della Irbm di Pomezia, uno dei leader globali nella produzione di vettori virali. 

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