Il sindaco di Nembro Claudio Cancelli è sicuro, la zona rossa a inizio marzo non sarebbe servita a nulla perché “già tardi”, in quella fase il contagio era già diffuso in tutti gli altri paesi della zona.
Le sue parole, raccolte dall'Ansa e rilanciate da Sky Tg24, confermerebbero quanto riferito da Conte sull’inutilità, dati i dati, di istituire una zona rossa a inizio marzo, e cioè nei giorni 3 – 7 marzo, quando sul tavolo del governo arrivarono due note del Comitato tecnico-scientifico che ne consigliavano l’istituzione con parere non vincolante.
La zona rossa a Nembro andava fatta prima, già a fine febbraio, questa è la convinzione del sindaco.
Gli elementi di criticità
Il sindaco crede che la mancata convocazione di un tavolo in prefettura con i sindaci, sia stata una delle criticità:
“Se lo avesse fatto avremmo avuto una consapevolezza completa di come si stava evolvendo la situazione e quali erano le decisioni da prendere”.
Il 6 marzo, spiega il primo cittadino, quando la nota dell’Iss è stata diffusa, era già tardi anche per i miei colleghi dei paesi limitrofi, perché anche da loro il numero dei contagiati era ormai cresciuto in maniera decisa.
Un errore Governo – Regione
Il sindaco di Nembro crede che l’errore sia stato politico e commesso congiuntamente da Governo e Regione Lombardia perché “non hanno saputo superare gli schieramenti politici. Non c’è stata una scelta di coesione istituzionale su un problema che non era legato ai singoli partiti ma era trasversale”.