"Ancora nessuno ci ha dimostrato che il Mes sia senza condizionalità, ne riparleremo quando ci saranno i documenti". Questo il commento del capo politico del M5S, Vito Crimi, ospite di Massimo Giannini su Radio Capital.
Per il reggente del movimento, "sul Mes non bastano le garanzie di Paolo Gentiloni. "I documenti devono essere approvati definitivamente", nella bozza "non c'è ancora certezza" dell'assenza di condizioni. "Ci riconfronteremo quando avremo il documento approvato, lì ci sarà un dibattito pubblico", questa la posizione del leader pentastellato.
Ma il vero strumento "è il Recovery Fund: se passa, probabilmente del Mes non abbiamo bisogno", chiarisce Crimi.
Sintonia sul decreto Rilancio
"Questa manovra ha dei soldi veri. Non si parla di effetto leva come è stato in precedenza. Penso al taglio dell'Irap, al contributo a fondo perduto: soldi reali, un vero e proprio indennizzo", spiega Vito Crimi, mostrando la piena sintonua con l'operato del governo.""E' una manovra importante, chiedo ai cittadini di aspettarne gli effetti", aggiunge
siamo in diretta con @vitocrimi: "Questa manovra, diversamente dalla precedente, ha dei soldi veri a cittadini e imprese - penso all'IRAP, ai contributi a fondo perduto, al bonus da 600 euro, al rem, alla cig prorogata." #CircoMassimo pic.twitter.com/soSC3W6JBh
— Circo Massimo (@_CircoMassimo_) May 15, 2020
"Non abbiamo fatto misure di investimento ma di sostegno immediato. L'ecobonus è l'unica misura di investimento, che però sono oggetto di un altro tema. Le altre due manovre sono investimenti e semplificazione." prosegue il capo dei grillini, mentre per i comuni "non serve necessariamente un altro decreto, ma soldi". Per il momento sono stati destinati 3,5 miliardi di euro.
"Il presidente Conte ha chiesto scusa, da persona grande qual è, anche per responsabilità non sue", sottolinea."Non abbiamo paura di prenderci un vaffa. Ci stiamo prendendo delle responsabilità."