La giustizia sociale e la solidarietà non trovata in Europa, per il Partito Democratico ora si farà prelevando ai ricchi (italiani) per dare ai poveri.
La proposta, seria, è del deputato Graziano DelRio capogruppo alla Camera dei deputati e approvata da tutto il suo partito.
La sostanza della proposta è un il versamento di un contributo di solidarietà da parte di chi ha redditi superiori agli 80mila euro annui. Il prelievo sarà effettuato solo sulla parte eccedente tale soglia e permetterà secondo i proponenti, tra cui il senatore Fabio Melilli capogruppo Pd alla commissione bilancio, di raccimolare 1,3 miliardi di euro annui di gettito.
Annui perché la proposta dovrebbe valere per almeno due anni.
Secondo i proponenti in questo modo dai tassati si riuscirà a suggere da alcune centinaia di euro fino a decine di migliaia di euro per i redditi milionari.
“La somma versata sarà deducibile”, scrivono Delrio e Melilli nella proposta.
Il rischio povertà dei bambini
Delrio e Melilli mettono in evidenza il rischio che un ulteriore milione di bambini rischiano di cadere in povertà, che si aggiungerebbero ai milioni di bambini che in Italia erano già sotto la soglia della povertà ben prima dell’attuale condizione emergenziale.
La mossa del Pd bastonato in Europa?
La proposta per quanto ad alcuni possa piacere, ma ad altri ovviamente no, risalta per tempismo rispetto a quanto l’Italia non ha ottenuto nell’Eurogruppo.
Secondo una critica un po’ maligna, la proposta potrebbe essere un tentativo di ritrovare fondi a casa nostra non potendone avere dall’Europa, dove, seguendo il ragionamento fatto da Giorgia Meloni, anche il Sure non convince perché richiederebbe delle garanzie ai singoli stati.