"La rimozione odierna del monumento in bronzo al maresciallo Konev dal piedistallo è l'ultimo atto do una vicenda iniziata nel 1980 (l'anno in cui il monumento è stato eretto). Il suo eco continuerà a risuonare nel museo dedicato agli eventi del 20° secolo in Cecoslovacchia e in questo modo contribuirà a dare una spiegazione obiettiva della nostra storia recente", ha detto Kolář.
Dall'amministrazione comunale di Praga hanno confermato ai giornalisti che il museo ha stipulato un accordo di lungo termine con le autorità del distretto di Praga-6 sul trasferimento della statua di Konev nella sua collezione.
A sua volta, Jiří Ovčáček, portavoce del presidente ceco Milos Zeman, ha categoricamente condannato le azioni delle autorità del distretto di Praga-6.
"Gli estremisti cechi hanno oggi un grande giorno, stanno festeggiando. In un momento difficile (lotta al COVID-19), persone arroganti e odiose hanno deciso di svergognare il nostro Paese. Stanno smantellando il monumento al maresciallo Konev, il liberatore di Auschwitz e della Cecoslovacchia dai nazisti tedeschi. Si dimenticano, spaventati dal sentimento di vittoria sul monumento, che chi diffonde il male cadrà in esso e finirà nell'oscurità infinita", ha twittato Ovčáček.




L'Ambasciata russa a Praga ha espresso una forte protesta al ministero degli Esteri ceco contro lo smantellamento del monumento al maresciallo Konev.
"Esprimiamo una protesta decisa contro le azioni vandaliche delle autorità municipali del distretto di Praga-6. Consideriamo l'accaduto come un passo ostile che contraddice direttamente l'accordo del 1993 sulle relazioni amichevoli tra la Federazione Russa e la Repubblica Ceca. Abbiamo espresso una protesta decisa al ministero degli Esteri ceco. È ovvio che con le loro azioni provocatorie di guerra con i monumenti con la connivenza delle autorità repubblicane ceche, gli iniziatori cercando di peggiorare l'intero insieme delle relazioni russo-ceche. La demolizione della statua di Konev non rimarrà senza una reazione della parte russa", ha commentato l'ambasciata russa.