Nonostante una situazione sanitaria che si fa sempre più preoccupante per il dilagare della pandemia di Covid-19, il presidente Donald Trump sembra essere deciso a fare dietrofront su una possibile quarantena nello stato di New York, uno dei più colpiti in tutti gli USA.
A riferirlo è lo stesso presidente americano che, con un Tweet, ha annunciato che probabilmente "una quarantena per gli Stati di New York, New Jersey e Connecticut non sarà necessaria".
On the recommendation of the White House CoronaVirus Task Force, and upon consultation with the Governor’s of New York, New Jersey and Connecticut, I have asked the @CDCgov to issue a strong Travel Advisory, to be administered by the Governors, in consultation with the....
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) March 29, 2020
A far cambiare idea al numero uno della Casa Bianca, stando a quanto riportato dai media americani, sarebbe stato proprio il governatore dei tre stati, Andrew Cuomo, che alle CNN ha paragonato un ipotetico blocco totale a New York con una dichiarazione di guerra:
"Sarebbe una dichiarazione di guerra agli stati, una dichiarazione di guerra federale", ha tuonato Cuomo ai microfoni della CNN, sottolineando come la quarantena sarebbe una decisione "anti-americana".
Il coronavirus a New York
Nelle scorse ore il New York Times ha avvertito dalle sue colonne che, con i ritmi di diffusione attuali, lo stato di New York rischia di trasformarsi addirittura peggiore dell'Hubei, dove si trova anche la città di Wuhan, e della Lombardia, ad oggi due due delle regioni maggiormente colpite dalla pandemia di coronavirus.
Stando alle ultime informazioni rese disponibili, al momento sarebbero 52.318 i casi confermati di contagio da Covid-19 a New York, mentre il numero dei decessi ha già superato quota 700.