“Lo so che la gente ci sta facendo anche dell’ironia” dice il capo della Polizia di Stato Franco Gabrielli intervistato in videoconferenza da SkyTg24, ma se il modulo di autocertificazione cambia ancora è “perché deve essere adeguato alle nuove normative” non perché non sappiamo cosa stiamo facendo.
Al momento, però, il nuovo modulo aggiornato secondo le disposizioni elencate nel decreto legge del 25 marzo n. 19, non è ancora disponibile sul sito del Ministero dell’Interno.
Il modulo cambia anche per “intercettare” le domande poste dai cittadini che in pratica con i loro suggerimenti hanno contribuito al suo miglioramento lascia capire Gabrielli.
Siamo rigorosi ma umani
E per quanto riguarda il modus operandi della Polizia di Stato impegnata con e come le altre forze dell’ordine sul territorio nazionale nelle attività di controllo, Gabrielli fa sapere che i suoi uomini sono rigorosi, ma ha anche detto loro di essere “umani”.
“L’umanità è anche comprendere che i cittadini a volte sono bersagliati da disposizioni non sempre omogenee, perché non abbiamo solo disposizioni nazionali ma anche disposizioni regionali”, ha aggiunto Gabrielli.
Alla polizia, quindi, anche il compito di far comprendere le varie disposizioni, non solo di imporle ma una vera e propria azione formativa effettuata durante i controlli.
Colpire i furbi ma aiutare le persone
Non siamo precipitati in un regime dittatoriale dove i diritti sono stati alienati fa capire Gabrielli. Colpiamo “i furbi” ma aiutiamo “le persone che hanno bisogno e che sono dalla nostra parte, ma che magari la non perfetta comprensione delle disposizioni rende in una condizione non corretta”.