L’Enac autorizza, in via del tutto eccezionale, l’uso dei droni non segnalati da parte delle autorità di Polizia locale e municipale di tutti i Comuni italiani. Le polizie locali potranno quindi impiegare da oggi mezzi aerei a pilotaggio remoto per verificare gli spostamenti delle persone sul territorio comunale.
Sono autorizzati a farne uso anche quei comuni prospicienti gli aeroporti, purché volino a una altezza massima di 15 metri e ne diano comunicazione alla TWR dell’aeroporto limitrofo “al fine di comunicare la presenza del drone e di coordinare le rispettive attività”.
I droni con poteri speciali
L’Enac fa sapere che “non sarà richiesta la rispondenza delle operazioni agli scenari standard pubblicati”, e che “non sarà altresì necessario il rilascio di autorizzazione da parte di questo Ente”.
I droni delle polizie locali e delle altre forze di polizia potranno quindi alzarsi in volo e controllare eventuali assembramenti o comportamenti sospetti da parte dei cittadini che non si sono ancora allineati ai decreti del Governo e alle ordinanze regionali che impongono una forte limitazione allo spostamento delle persone sul territorio nazionale, a causa dell’emergenza sanitaria in corso.
Droni già impiegati in Francia e Spagna
Nonostante in Italia la pandemia sia arrivata con settimane di anticipo, l’autorizzazione all’uso dei droni arriva solo ora. Mentre in Francia e in Spagna il loro impiego è operato già da oltre una settimana.
Anche in India si usano i droni per invitare la gente a restare a casa. In Bulgaria si usano i droni per monitorare la febbre.