Mercoledì 18 marzo, il ministero del Tesoro Usa ha presentato un piano da un trilione di dollari per far fronte all'emergenza coronavirus. Il memorandum prevede l'immissione di una liquidità per $250 miliardi da destinare alle persone fisiche, al fine di contrastare l'emergenza da coronavirus. Una prima tranche di assegni verrà emessa a partire dal 6 aprile e una seconda a metà maggio e gli importi degli aiuti varieranno a seconda del reddito e delle dimensioni del nucleo familiare.
Il piano prevede inoltre una serie di prestiti, alcuni dei quali a fondo perduto, per sostenere alcuni settori dell'economia, per un totale di $500 miliardi. Di questi $50 miliardi serviranno per sostenere le compagnie aeree gravemente colpite dallo stop ai voli, $150 miliardi serviranno come garanzia di prestito ad aziende di altri settori in difficoltà e $ 300 miliardi saranno destinati alle piccole imprese.
Tra le misure incluse pacchetto, oltre ai bonus diretti, è previsto il congedo retribuito per malattia e aiuti sanitari, come la distribuzione dei tamponi per l'effettuazione del test, cibo d'emergenza e sconti fiscali per i lavoratori dipendenti.
Inoltre, nella notte, la Casa Bianca ha inviato ai parlamentari una richiesta a parte di finanziamento di emergenza da $ 46 miliardi, per aumentare le coperture mediche all'esercito e ai veterani, finanziare la produzione di vaccini e medicine, costruire 13 centri di quarantena al confine meridionale per i migranti, rendere più sicuri gli edifici federali e rimborsare le imprese di trasporti per le perdite subite.
Lo scorso venerdì 13 marzo il presidente Usa Donald Trump aveva dichiarato l'emergenza nazionale per coronavirus, predisponendo una prima tranche di misure atte a contrastare la diffusione dei contagi, sbloccando $50 miliardi destinati alle catastrofi. Trump si è anche sottoposto al test, dopo l'incontro con un membro della delegazione presidenziale di Bolsonaro, poi risultato positivo al coronavirus. Entrambi i presidenti di Usa e Brasile sono risultati negativi al tampone.