Matteo Salvini, il leader della ex Lega Nord, il partito che ora porta il suo nome, è oggi incontenibile sui social.
Appena letto il decreto ‘Cura Italia’ pubblicato poche ore fa in Gazzetta ufficiale, ha subito invocato la convocazione del Parlamento italiano e, magari, avrà pensato, anche in seduta comune vista l’eccezionalità del caso.
“Chiediamo che il Parlamento sia subito convocato, deputati e senatori devono essere in prima linea”.
Perché Salvini vuole convocare il Parlamento?
L’ex ministro dell’Interno chiede che si migliori il testo composto da 127 articoli e 70 pagine.
“Impensabile far pagare le tasse a tanti italiani già questo venerdì, inaccettabili i 600 euro per partite IVA e autonomi e le tutele mancanti per precari e stagionali, inaccettabile che 200 mila lavoratori ATA delle scuole debbano ancora uscire per andare a lavorare, inaccettabile lo ‘svuotacarceri’ per spacciatori e rapinatori”.
Comunicateci le vostre proposte
Salvini invita chiunque abbia proposte di modifica del testo, che siano valide, a comunicarle via email:
“Ora in diretta da una Camera deserta, per le prime reazioni raccolte da imprenditori, lavoratori e sindaci sul Decreto del governo sull'emergenza Coronavirus è un primo passo ma assolutamente non basta. La Lega, su richiesta di tutte le categorie di produttori italiani invoca l'immediata convocazione del Parlamento. P.s. Per problemi e proposte sui 127 articoli e le 70 pagine del decreto del governo scrivete a: emergenza@legaonline.it”.
Salvini, l’Europa e il Mes
E seppure l’Eurogruppo abbia ufficialmente sospeso la finalizzazione del Mes a data da destinarsi al termine dell’emergenza nuovo coronavirus che ha carattere europeo, oltre che mondiale, Salvini se ne preoccupa.
“Non vorrei, infine, che a Bruxelles si prendessero accordi sul MES senza che i parlamentari che rappresentano gli italiani siano coinvolti e ascoltati”.
E infine la polemica sulla chiusura dei confini
"Chiudere i confini? Oggi tutti i Paesi in Europa lo stanno facendo, ma quando lo sosteneva la Lega dicevano che era "razzismo". Loro sì e noi no: è questa l'Unione Europea?"