Nuova fuga dal Nord dei fuorisede che, come lo scorso fine settimana salgono, sui treni e pullman per ricongiungersi con i familiari lasciati al Sud. La precarietà delle strutture sanitarie del Mezzogiorno, che conta ancora pochi casi di positività al nuovo coronavirus, preoccupa i governatori delle regioni, che da giorni stanno approntando misure per rafforzare la sanità e individuare nuovi spazi dove assistere i futuri malati.
Il decreto "Io resto a casa", non impedisce gli spostamenti sul territorio italiano per i residenti che vogliono tornare a casa, ma impone una stretta quarantena in isolamento nel proprio domicilio. A preoccupare, però, è la possibilità che luoghi chiusi come treni, possano facilitare la diffusione del contagio, determinando ulteriori ricoveri.
Il nuovo esodo preoccupa il governatore della Puglia, Michele Emiliano, che invita chi in queste ore sta viaggiando verso Sud, a restare a casa, mantenendo la distanza di sicurezza dal resto della famiglia.
"..ci state portando tanti altri focolai di contagio che avremmo potuto evitare. - scrive in un post di Facebook - "In pochi giorni migliaia e migliaia di persone hanno fatto rientro in Puglia aggravando la nostra già drammatica situazione".
"Vi ricordo - aggiunge - che appena arrivate dovete richiudervi in casa e che dovete stare lontani da genitori, fratelli, nipoti, amici, nonni e malati che rischiano di morire se contagiati. Dovrete rimanere in casa almeno per altri 14 giorni e comunque per tutto il tempo di durata del decreto del Presidente del Consiglio. E dovete anche dichiarare la vostra presenza sul sito della Regione Puglia".
Controlli sui treni
Dalla Sicilia, sia il presidente Nello Musumeci che il sindaco Leoluca Orlando, sono uniti nella richiesta di maggiori controlli sui treni.
"Per questo ritengo indispensabile - infine - che sia affidato all'Usmaf l'incarico di effettuare dei controlli a Villa San Giovanni, prima ancora che i treni e i passeggeri vengano imbarcati, essendo poi di fatto complicatissimo fare controlli dopo l'arrivo in Sicilia per la miriade di stazioni ferroviarie potenzialmente interessate."
Il presidente della regione, Nello Musumeci chiede provvedimenti più stringenti per prevenire e gestire l'emergenza epidemiologica nell'Isola.
Intanto, oltre al recepimento del decreto 11 marzo, Musumeci ha inserito misure più restrittive che prevedono maggiori controlli in porti e aeroporti, riduzione dei trasporti pubblici con l'obbligo di mantenere le distanze a bordo.
Inoltre, con una telefonata al ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, il presidente della regione ha concordato maggiori controlli nei confronti dei residenti provenienti dal Nord, mobilitando a Messina, porta della Sicilia, le guardie forestali per agevolare le operazioni di monitoraggio.
L'ordinanza di Bolzano
In senso del tutto contrario, la provincia autonoma di Bolzano, invita i non residenti a lasciare il territorio.
Con l'ordinanza 12 marzo dal titolo "Ulteriori misure urgenti per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019", si invitano "turisti, ospiti, villeggianti e a tutte le altre persone presenti sul territorio provinciale che non hanno la propria residenza in Alto Adige, di rientrare alla propria residenza affinché possano eventualmente beneficiare delle prestazioni dei propri medici di base e pediatri di libera scelta".