Ventuno persone, tra soldati agenti delle forze dell'ordine afghane, hanno perso la vita in seguito ad un attacco dei talebani nella provincia settentrionale di Kunduz.
A quanto si apprende da una fonte, ad essere presi di mira sono stati due posti di blocco situati nei pressi della città omonima, mentre i guerriglieri non hanno riportato alcuna perdita, catturando altri 10 militari.
Gli Stati Uniti non si sono fatti attendere per la loro risposta e hanno lanciato quest'oggi un raid aereo contro le posizioni dei talebani.
Con un post su Twitter, il comando americano in Afghanistan (USFOR-A), ha reso noto che si è trattato di una misura difensiva.
The US conducted an airstrike on March 4 against Taliban fighters in Nahr-e Saraj, Helmand, who were actively attacking an #ANDSF checkpoint. This was a defensive strike to disrupt the attack. This was our 1st strike against the Taliban in 11 days.
— USFOR-A Spokesman Col Sonny Leggett (@USFOR_A) March 4, 2020
Da parte sua, il Ministero degli Esteri russo ha commentato l'accaduto, affermando che l'azione dei talebani, in quanto rivolta verso i militari di Kabul, non ha violato in alcun modo i recenti accordi di Doha, mentre il raid aereo di Washington rappresenta un'aperta trasgressione dello stesso.
Lo scorso sabato nella capitale qatariota di Doha è stato firmato uno storico accordo, il primo in 18 anni di guerra, che prevede il ritiro delle truppe straniere dal territorio dell'Afghanistan entro 14 mesi e l'inizio di una conferenza di pace intra-afghana.