Ad Ankara aggrediti 3 collaboratori dell'edizione turca di Sputnik

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La direttrice di Sputnik e di Rt Margarita Simonyan ha riferito che alcuni sconosciuti hanno fatto irruzione nelle case di 3 collaboratori dell'edizione turca di Sputnik ad Ankara, accusandoli di "tradimento della patria".

"Alcuni mostri hanno fatto irruzione, hanno minacciato, hanno gridato che sono i traditori della madrepatria perché lavorano per i russi", ha scritto la direttrice di Sputnik ed RT Simonyan in un tweet.

La direttrice delle agenzie ha notato di aspettarsi la reazione della polizia per l'accaduto. La Simonyan si è domandata come gli aggressori siano venuti a conoscenza degli indirizzi di casa di "dipendenti non tra i più noti".

Secondo quanto raccontato dai dipendenti di Sputnik vittime dell'aggressione, attualmente nel comando di polizia per denunciare l'accaduto, in ciascuno dei 3 gruppi c'erano almeno 10 persone. Gli aggressori gridavano slogan nazionalisti, come "Turchia per i turchi", "traditori", "spie russe", "i martiri sono immortali, la patria è indivisibile" ed altri di contenuto simile.

Gli aggressori sono fuggiti prima dell'arrivo della polizia. A seguito di questi blitz nessuno è rimasto ferito.

La notte di venerdì presso il Consolato Generale della Federazione Russa ad Istanbul si è svolta una manifestazione di protesta antirussa sullo sfondo del peggioramento della situazione nella provincia siriana di Idlib. I dimostranti, come è stato detto nella missione diplomatica, hanno intonato slogan accusando la Russia e la sua leadership della morte di soldati turchi nel nord della Siria.

Inoltre negli account social del Consolato Generale russo sono apparsi commenti con minacce dirette contro i dipendenti delle missioni diplomatiche russe in Turchia.

Da giovedì sera è stata rafforzata la sicurezza dell'Ambasciata russa in Turchia, fornita dalle forze speciali della polizia locale.

Escalation ad Idlib

La situazione ad Idlib si è aggravata dopo che i terroristi del gruppo fondamentalista Tahrir al-Sham il 27 febbraio hanno avviato un'offensiva su vasta scala contro le posizioni delle forze governative siriane. L'esercito siriano ha reagito al fuoco ostile. Secondo il ministero della Difesa russo, sono stati bombardati anche soldati turchi, che però non avrebbero dovuto trovarsi in questa area.

Nei bombardamenti dell'esercito siriano 33 militari turchi sono stati uccisi, più di 30 sono rimasti feriti. Immediatamente dopo aver ricevuto informazioni sui militari turchi colpiti, la parte russa ha intrapreso le misure per un completo cessate il fuoco da parte delle truppe siriane e si è assicurata l'evacuazione sicura dei militari turchi morti e feriti in Turchia. Il ministero della Difesa russo ha sottolineato che i velivoli delle forze aerospaziali russe non sono stati operativi in quest'area.

In precedenza oggi, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato di aver chiesto al presidente russo Vladimir Putin di lasciare Ankara "uno contro uno" con le forze armate siriane nel conflitto ad Idlib. Erdogan ha anche affermato che il numero di soldati turchi uccisi in un attacco aereo dall'esercito siriano ad Idlib è aumentato a 36.

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