Peter Altmaier, ministro dell'Economia tedesco, ha scritto alla Commissione europea per chiedere di escludere l'industria automobilistica dai piani di riduzione delle emissioni di CO2, previsti dal Green Deal.
Una misura che infierisce in un momento di sofferenza per il comparto automobilistico, che ha iniziato l'anno con un calo di -7,4%, rispetto allo stesso periodo del 2019. La flessione è dovuta ad una riduzione del numero delle immatricolazioni.
La Germania chiede che di lasciare immutati i limiti alle emissioni delle automobili sino al 2030. Anche Bernhard Mattes, ex presidente dell'Unione produttori auto (Vda), ritiene che "Bruxelles non deve compromettere la competitività industriale dell'Europa formulando obiettivi climatici ancora più severi".
La Vda avvisa che il risultato della combinazione di restrizioni alle emissioni, riduzione delle immatricolazioni e tariffe Usa, potrebbe avere come diretta conseguenza la perdita di posti di lavoro nell'industria automobilistica. Già da quest'anno potrebbe verificarsi un taglio del personale, ha avvertito Mattes.
La reazione di Bruxelles
La richiesta della lobby automobilistica tedesca ha suscitato i malumori degli ambientalisti e di quegli europarlamentari che hanno appoggiato le misure previste nel Green Deal. La protesta arriva dai banchi del movimento cinquestelle, che scrivono a Ursula Van Der Leyen e alla Commissione una lettera firmata dagli europarlamentari Eleonora Evi, Rosa D’Amato, Mario Furore e Daniela Rondinelli.
“Siamo preoccupati che l’European Green Deal si trasformi in una grande messa in scena senza un reale cambiamento in difesa dell’ambiente. In particolare, riteniamo assurde e gravi le dichiarazioni del ministro Altmaier che propone di escludere le emissioni delle auto dalla revisione dei limiti CO2 pianificata dalla Commissione europea per il 2021”, ha detto la Evi.
"l’European Green Deal - continua l'europarlamentare - non si deve trasformare nell’ennesima marchetta a una industria che ha gravi responsabilità nei cambiamenti climatici che sta subendo il nostro Pianeta. Le automobili, infatti, producono il 60,7% delle emissioni totali del trasporto stradale in Europa. Nonostante gli altri settori abbiano tagliato le emissioni dal 1990, le emissioni di CO2 nel settore dei trasporti sono in costante aumento. Tutti hanno delle responsabilità e tutti devono contribuire a proteggere il clima”.