Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha fatto precedere alla sua visita a Gioia Tauro, dove presenta il Piano per il Sud 2030, una lettera inviata al direttore de Il Quotidiano del Sud.
Nella lettera Conte delinea un progetto che ha “intenzione di intraprendere una netta inversione di marcia” rispetto al passato. Un piano infrastrutturale volto al raddoppio delle linee ferroviarie, al completamento dell’alta velocità Napoli-Bari e all’estensione della stessa fino a Reggio Calabria, mentre ora il capolinea dell’AV è Salerno.
Conte nella lettera scrive che anche le linee ferroviarie della Sicilia saranno oggetto di potenziamento, e che non saranno trascurate le infrastrutture viarie, come la 106 Jonica che è beneficiaria di una gara di appalto da 1,3 miliardi di euro e che il 10 marzo prossimo sarà inaugurata dal ministro dei Trasporti De Micheli.
Lavoro e green new deal
Al Sud Conte vuole portare lavoro, che dovrà passare anche attraverso il Green new deal, il nuovo patto economico tra umanità e natura che dovrebbe proteggere l’ambiente generando nuovo lavoro.
“Oggi dal Sud vogliamo gettare le basi per il grande cantiere dell’Italia di domani. Dobbiamo costruire le arterie capaci di spingere e collegare le migliori energie dell’Italia, grazie a un Sud finalmente rivolto ai giovani e alle loro legittime aspirazioni. Da loro arriva nuovo ossigeno per il Paese: sta a noi incoraggiarli e sostenerli, asfaltando la strada del riscatto”.
Il Piano per il Sud 2030: cosa prevede
Il Piano per il Sud 2030 è presentato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal ministro per il Sud Peppe Provenzano.
Nel progetto del valore di 100 miliardi di euro, oltre ad esserci misure già note e solo rielaborate, ci saranno anche risorse economiche nuove.
Verrà attivata la “clausola del 34%”, con la quale si consentirà la destinazione al Mezzogiorno di una fetta di investimenti ordinari pari alla popolazione residente al Sud.
Conte: no a narrazioni tossiche per il sud
"Mai più rassegnazione, mai più disagio, mai più causa persa. Non vogliamo più narrazioni tossiche per il sud, le vogliano esiliare e mandare via. Il Sud deve diventare sinonimo di eccellenza", ha sottolineato il presidente del Consiglio.
"Oggi siamo qui, per progetto corale di tutti noi. Oggi siamo qui per piantare le radici delle nostre idee e del nostro progetto. E' la prima volta che un Governo progetta un impegno decennale per il sud", ha detto lui parlando del Piano Sud 2030.
"Nel Piano ci sono investimenti, infrastrutture, nuove opportunità per i giovani, troppo spesso costretti ad abbandonare la loro terra e i loro affetti. È in Calabria che oggi apriamo il cantiere dell'Italia di domani. Con tutte le persone che hanno idee chiare e forti, e amano il proprio paese. Se riparte il Sud riparte l'Italia", ha scritto in precedenza Conte in un post su Facebook.