“Le forze di Haftar hanno accettato il cessate il fuoco: è il primo passo per perseguire una soluzione politica. Ancora tanta strada da percorrere, ma la direzione è quella giusta”.
Lo ha scritto ieri in tarda serata il presidente del Consiglio Giuseppe Conte via Twitter.
L’ordine di cessate il fuoco è stato dato da Ahmed Al Mismari, il portavoce dell’Esercito nazionale libico comandato dal generale Khalifa Haftar. L’annuncio è stato dato in un video, riporta l’Ansa, ed è scattato la scorsa mezzanotte. Chiunque violerà il cessate il fuoco, subirà una dura rappresaglia ha detto il portavoce di Haftar.
Le forze di Haftar hanno accettato il cessate il fuoco: è il primo passo per perseguire una soluzione politica. Ancora tanta strada da percorrere, ma la direzione è quella giusta
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) January 11, 2020
L’incontro tra Conte e Al-Serraj
Ieri sera a Palazzo Chigi Conte aveva incontrato Al-Serraj, un colloquio durato ben tre ore in cui Conte ha ribadito che per l’Italia l’unica strada perseguibile è quella del dialogo e non è prevista nessuna opzione militare. Non solo, l’Italia vuole scongiurare la presenza di qualsiasi attore militare non libico sul territorio, e desidera che siano i libici a decidere il loro futuro. Questa in sintesi la posizione espressa ieri sera da Conte.
Al-Serraj, dal canto, suo aveva ribadito che nessun dialogo sarebbe potuto ripartire, senza il cessate il fuoco di Haftar e senza la conclusione dell’attività militare di quest’ultimo, del quale Al-Serraj non si fida.
La telefonata Conte Macron
Subito dopo l’incontro con Al-Serraj, il premier Conte ha chiamato al telefono il presidente francese Emmanuel Macron, e nella telefonata “il presidente italiano ha illustrato i contenuti dei suoi colloqui odierni con il presidente del Consiglio presidenziale libico, Fayez al Serraj, e di quelli avuti mercoledì con il generale Khalifa Haftar”, si legge nella nota rilasciata da Palazzo Chigi.
La nota della presidenza del Consiglio aggiunge anche che:
“I presidenti Conte e Macron hanno ribadito l’importanza di un coordinamento a livello europeo a favore del processo di pacificazione e stabilizzazione della Libia”.