Papa Francesco torna sui migranti e lo fa parlando in occasione dei cento anni del Collegio Etiopico che ha sede tra le Mura Vaticane.
Ricorda che molti etiopi hanno “lasciato la loro patria a costo di immani fatiche e non di rado andando incontro a tragedie per terra e per mare”, ma papa Francesco ricorda che si può fare molto di più, “sia in patria che all’estero”.
Lo dice in particolare agli studenti etiopi e ai vescovi etiopi venuti dall’Etiopia in Italia per festeggiare il centenario.
Papa Francesco coglie l’occasione per ricordare anche la guerra “fratricida” tra Etiopia ed Eritrea e ringrazia chi si è prodigato in prima persona per porre termine a tale guerra, ma ricorda che la vita di quei popoli continua ad essere “segnata dalla povertà”.
Papa Francesco saluta la Chiesa Ortodossa Tewahedo
Nel salutare ed elogiare l’unità tra le religioni in Etiopia e Eritrea, Francesco ha anche voluto ricordare la presenza dei “numerosi fratelli della Chiesa Ortodossa Tewahedo”, di cui ha potuto conoscere “a Roma il Patriarca Sua Santità Mathias di Etiopia” ed al quale non ha fatto mancare il suo “saluto fraterno”.