Nella giornata di ieri il presidente americano Donald Trump aveva dichiarato che se Teheran avesse colpito obiettivi statunitensi in rappresaglia per l'uccisione del generale Qasem Soleimani, Washington avrebbe reagito bombardando 52 target in Iran "molto velocemente e molto duramente".
Il presidente iraniano Hassan Rouhani ha usato Twitter per rispondere alla minaccia del presidente Trump di attaccare 52 obiettivi in Iran, ricordando numeri e precedenti storici.
"Per chi si riferisce al numero 52, dovrebbe ricordare anche 290. Mai minacciare la nazione iraniana", la traduzione del tweet del presidente iraniano.
Those who refer to the number 52 should also remember the number 290. #IR655
— Hassan Rouhani (@HassanRouhani) 6 gennaio 2020
Never threaten the Iranian nation.
La cifra "290" si riferisce al numero di persone che rimasero uccise quando l'aereo passeggeri di linea del volo Iran Air 655 fu abbattuto il 3 luglio 1988 da un missile terra-aria partito dalla nave della Marina Militare americana "Vincennes", un incrociatore missilistico.
Spiegando il perché del numero 52, l'inquilino della Casa Bianca aveva chiarito che simboleggiava i 52 americani che erano stati tenuti in ostaggio in Iran nel 1979.
Il nuovo ciclo di tensione tra Iran e Stati Uniti è iniziato venerdì scorso, quando le forze statunitensi hanno compiuto con i droni un raid di precisione all'aeroporto internazionale di Baghdad, uccidendo il generale iraniano Qasem Soleimani a guida delle unità d'èlite delle forze di sicurezza di Teheran, il comandante della milizia irachena Abu Mahdi al-Muhandis ed altre 10 persone del convoglio.