Non è un'influenza particolarmente aggressiva quella di quest'anno, ma ha già contagiato quasi un milione e mezzo di persone. Febbre alta, con temperatura superiore ai 38 gradi, tosse e raffreddore, dolori muscoli, sono i sintomi della stagionale di quest'anno che come l'influenza del 2018, ha un'influenza di quattro casi su mille.
Un primo picco influenzale è avvenuto nella settimana prima di Natale, con 247 mila casi. Ma nelle prossime settimane, con l'arrivo del freddo, è previsto un nuovo picco, soprattutto nel Meridione, sinora caratterizzato da temperature autunnali tiepide.
“Finora non è un'influenza particolarmente aggressiva. Con l'ondata di freddo di questi giorni ci aspettiamo, però, un aumento netto dei casi nelle prossime due o tre settimane, soprattutto nelle regioni del Sud, finora meno colpite grazie all'autunno tiepido”, ha dichiarato Claudio Cricelli all’Ansa, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (Simg).
L'influenza si diffonde tra i bambini sotto i 5 anni, con una incidenza tre volte maggiore rispetto agli adulti. Meno a rischio gli anziani, con un'incidenza di 2 casi su mille.
Le regioni più colpite, come riportato nei bollettini di sorveglianza epidemiologica Influnet e FluNews Italia, a cura dell‘Istituto Superiore di Sanità, sono Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Val D'Aosta e Lombardia.
Il decorso della malattia solitamente è di pochi giorni, anche se il virus può debilitare l'organismo esponendolo ad infezioni batteriche. Per questa ragione è consigliabile qualche giorno di riposo e cautela, dopo la scomparsa della febbre.