Il divario tra ricchi e poveri non si riduce, il reddito delle famiglie benestanti resta 6 volte superiore al reddito delle famiglie meno abbienti. A scriverlo è l’Istat, che ha presentato i dati sulle condizioni di vita, di reddito e carico fiscale delle famiglie italiane, aggiornato all’anno 2018.
In generale nel 2017 il reddito delle famiglie italiane è mediamente pari a 31.393 euro annui e 2.616 euro mensili, facendo registrare un aumento in termini reali del +1,2%, un dato in rallentamento rispetto alla rilevazione precedente (+2,1%).
Disparità di trattamento appaiono evidenti tra chi percepisce un reddito da lavoro autonomo e o pensione, che aumenta rispettivamente del 3,1% e del 2%; mentre chi percepisce un reddito da lavoro dipendente ha visto diminuire il suo salario dello 0,5%.
Nel 2017 il reddito netto medio delle famiglie è di 31.393 euro annui (+1,2% in termini reali). Nel 2018 il rischio di povertà o esclusione sociale coinvolge il 27,3% delle famiglie (28,9% nel 2017) #istat https://t.co/3cm7nDojcp pic.twitter.com/D5acCiqEqD
— Istat (@istat_it) December 5, 2019
20,3% degli italiani a rischio povertà
Nel 2018, scrive l’Istat, il 20,3% della popolazione italiana è a rischio povertà, cioè ben 12 milioni e 230 mila persone. Rientrano in questa fascia tutti coloro i quali hanno un reddito mensile di 842 euro (10.106 euro annui).
Il Sud Italia l’aria geografica con il numero di individui a rischio povertà ed esclusione sociale più elevato: il 45% della popolazione.
Il rischio povertà ed esclusione sociale aumenta in quelle famiglie con tre o più figli e in quelle con un solo genitore.