Il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha lanciato un appello in lingua Farsi, rivolgendosi alle persone che stanno protestando in questi giorni in Iran, chiedendogli di inviargli dei video o delle fotografie che dimostrino eventuali abusi commessi dalle autorità di Teheran.
Nelle intenzioni del diplomatico USA, ci sarebbe la volontà di ricevere tali immagini 'compromettenti' dai cittadini iraniani, cosicché gli USA possano avere campo libero per introdurre altre sanzioni contro la Repubblica Islamica.
"Ho chiesto alle persone che stanno protestando in Iran di mandarci video, foto e altre informazioni che documentino la repressione delle proteste da parte del regime", si legge nel Tweet di Pompeo.
I have asked the Iranian protestors to send us their videos, photos, and information documenting the regime’s crackdown on protestors. The U.S. will expose and sanction the abuses. https://t.co/korr5p0woA
— Secretary Pompeo (@SecPompeo) 21 ноября 2019 г.
Nei giorni scorsi in Iran sono scoppiate delle proteste in seguito all'aumento del costo del carburante, che si sono presto allargate a diverse parti del paese.
In seguito, le autorità della Repubblica Islamica hanno disposto la chiusura temporanea di Internet, fatto che è stato visto da alcuni, Stati Uniti in testa, come la volontà di evitare la diffusione di immagini di eventuali abusi.
In realtà, nella capitale Teheran e in almeno un'altra provincia Internet è ritornato disponibile quest'oggi, secondo quanto dichiarato dai media locali.
Il governo iraniano ha inoltre definito "ipocrita" la solidarietà dimostrata da Washington nei confronti dei manifestanti, argomentando che "il regime che impone sanzioni coercitivie e blocca la consegna di cibo e medicinali a vecchi e malati non può sostenere di voler aiutare l'Iran".