Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ribadito diverse volte che il suo paese sarà costretto ad aprire le frontiere con i paesi europei ai rifugiati, se non sarà fornita un’assistenza decente da parte dell’UE.
“Oggi ho avuto uno scambio di vedute in maniera franca con Mevlut Cavusoglu. Ho ribadito la forte condanna dell'UE per l'intervento militare nel nord-est della Siria. È una violazione inaccettabile del diritto internazionale che mina la stabilità e la sicurezza della regione”, cita Sassoli il servizio stampa del Parlamento Europeo.
David Sassoli ha osservato che il Parlamento Europeo “segue con attenzione la crisi umanitaria e dei rifugiati”.
“E’ inaccettabile usare le persone in fuga da guerra e persecuzioni per ottenere un vantaggio politico o fare pressione sull'UE”, si legge nel comunicato.
Sassoli e Cavusoglu hanno anche concordato che il dialogo è essenziale per affrontare le numerose sfide che i paesi hanno in comune. Tra esse nel comunicato vengono sollevate la migrazione e la lotta al terrorismo.
I stressed Parliament’s continued focus on the ongoing humanitarian and refugee crisis, while making clear it is unacceptable to use people fleeing war and persecution for political gain or to pressure the EU. [2/4]
— David Sassoli (@EP_President) November 20, 2019
David Sassoli, è stato eletto il presidente del Parlamento Europeo nello scorso mese di luglio ed ha diverse volte condannato l’azione militare di Ankara in Siria. Pochi giorni dopo l’avvio dell’operazione turca Fonte di Pace il presidende del Parlamento Europeo si è rivolto addirittura ad USA e Russia chiedendo di “fermare la Turchia”.
Operazione "Fonte di Pace"
Le azioni di guerra sono andate avanti per diversi giorni, finché il 17 ottobre USA e Turchia si sono accordati per un cessate il fuoco di 120 ore, condizionato al ritiro dei curdi dai territori della zona di sicurezza.
Il 23 ottobre il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dunque dichiarato concluse le operazioni militari, dopo aver concluso un accordo anche con la Russia a seguito dell'incontro avuto con Vladimir Putin a Sochi.