Aveva fatto perdere le tracce di sé da quasi due anni, da quando si era sottratto con la fuga alle misure cautelari in carcere dove era finito per tentato omicidio, aggravato da finalità mafiose. Federico Rapprese, 42 anni, legato al clan Ranucci, era sulla lista dei più pericolosi ricercati d'Italia.
Sino a ieri, quando i carabinieri lo hanno rintracciato a Melito, Napoli, e l'hanno tratto in arresto, ponendo fine alla sua latitanza. L'uomo si trovava nell'abitazione della sua partner. A nulla è valso un tentativo rocambolesco di fuga.
Napoli: i #Carabinieri di Castello di Cisterna (NA) hanno arrestato un uomo inserito nell’elenco dei “latitanti pericolosi”, ricercato per tentato omicidio aggravato. L’uomo ha tentato di fuggire dal tetto: bloccato dai militari che cinturavano l’edificio. #PossiamoAiutarvi pic.twitter.com/iul0KO3mTV
— Arma dei Carabinieri (@_Carabinieri_) November 7, 2019
Il blitz
L'operazione è scattata dopo le 20.00, dopo aver avuto la certezza che l'uomo rintracciato nell'abitazione di Melito, fosse realmente Rapprese. I carabinieri hanno circondato l'edificio. L'uomo, alla vista dei militari, ha tentato la fuga, arrampicandosi sul tetto e trovando rifugio dentro un appartamento disabitato. E' stato bloccato e posto sotto fermo. Attualmente si trova in carcere.
Chi è Federico Rapprese
Uomo del clan Ranucci, aveva avuto dal boss un incarico da sicario. Doveva "sbarazzarsi" di Antonio Marrazzo, 52enne fratello del boss dell'omonimo clan. Il tentativo di omicidio, fallito, avvenne il 30 dicembre 2006, in località Casandrino.