L’approvazione della mozione è stata accolta con una standing ovation da parte del Senato, ma è tutto il centrodestra ad astenersi dal voto.
La vicepresidente del Senato e senatrice Pd Anna Rossomando considera il non voto del centrodestra “Un’occasione persa” perché “l’approvazione della mozione proposta dalla senatrice Liliana Segre con il voto unanime di tutto il Senato sarebbe stato un segnale forte e simbolico. La destra ha provato a piantare le sue bandierine e non è stato possibile, neanche su un argomento come questo, trovare una condivisione senza se e senza ma”.
Parla di deriva della destra il senatore Pd Franco Mirabelli, che nota con dispiacere che anche Forza Italia si è astenuta, pur professandosi un partito “liberale”. “È il segno di una destra che si consegna all’estremismo e lo difende” conclude il senatore su Twitter.
La #Lega e #FDI si astengono sulla costituzione della commissione proposta da #LilianaSegre contro chi istiga all’odio e alla violenza e purtroppo anche #fi che si professa liberale si accoda.È il segno della deriva di una destra che si consegna... https://t.co/68hthkxJKe
— Franco Mirabelli (@FraMirabelli) October 30, 2019
La motivazione dell’astensione di Forza Italia è affidata alle parole del senatore Lucio Malan vicecapogruppo del partito:
“Non condividiamo taluni contenuti della mozione della maggioranza e ribadendo la massima solidarietà alla senatrice Segre per gli odiosi attacchi che subisce sulla rete”. Forza Italia, prosegue Malan, assicurerà “il suo fattivo contributo ai lavori della istituenda commissione parlamentare”.
Ma Mara Carfagna, Fi e vicepresidente della Camera, si schiera contro il suo partito: “La mia Fi non si sarebbe mai astenuta, stiamo tradendo i nostri valori”.
Il motivo per cui Fi non ha votato è l’ambiguità di alcuni passaggi della mozione, in particolare il passaggio in cui si parla del contrasto ai nazionalismi. Non piace al partito di Berlusconi “la necessità di colpire dichiarazioni ‘sgradite’, anche quando non siano lesive della dignità della persona. Per noi prevalgono sempre i principi della libertà di espressione sanciti dalla nostra Costituzione, nei limiti della legge.”
Secondo Fratelli d’Italia, invece, questa mozione “non è una commissione sull’antisemitismo”, ma piuttosto “una commissione volta alla censura politica”, da qui l’astensione del partito.
Sull'argomento interviene anche il giornalista Gad Lerner, che ammette di essersi sbagliato "a ignorare per anni gli insulti antisemiti", il suo messaggio è affidato a un tweet.
Ammetto di essermi sbagliato a ignorare per anni gli insulti antisemiti online per non fare pubblicità a quattro imbecilli. Il fenomeno è ben più vasto e pericoloso. E l’ora di passare dallo sdegno ai fatti. Ne scrivo su @repubblica di oggi con un forte abbraccio a #LilianaSegre https://t.co/bKYC1SY4RG
— Gad Lerner (@gadlernertweet) October 27, 2019