Si riaccende la protesta a Hong Kong, dove per l'ennesimo fine settimana i manifestanti antigovernativi sono scesi in piazza e si sono resi protagonisti di duri scontri con la polizia locale.
I riottosi hanno lanciato bombe incendiare contro i mezzi della polizia, che a sua volta ha risposto utilizzando dei gas lacrimogeni.
La situazione più tesa si registra nel quartiere di Tsim Sha Tsu, dove le forze dell'ordine sono state costrette a barricarsi dentro la stazione di polizia locale e sono state bombardate dalle molotov lanciate dei manifestanti, che alla fine sono stati dispersi grazie all'intervento di un veicolo equipaggiato con degli idranti con i quali la polizia ha spruzzato dell'inchiostro sulla folla.
Durante la marcia di protesta non sanzionata per le strade del centro città, molti manifestanti hanno sventolato le bandiere della Catalogna, in un chiaro gesto di sostegno al movimento indipendentista catalano, che in questi giorni sta scendendo in piazza a Barcellona.
Another mass #HongKongProtest is happening in Kowloon NOW, despite the Police’s letter of objection. Some Hongkongers are holding the #Catalonia flag to show solidarity w/ Catalonian protesters.
— Freedom HK (@FreedomHKG) 20 октября 2019 г.
Source: Undergrad, HKUSU Instant News & Apple Daily#FreedomHK #HongKongProtesters pic.twitter.com/jLgLDk2k80
Le proteste a Hong Kong
Le proteste sono iniziate a marzo per un disegno di legge di estradizione, in seguito abolito - che secondo gli attivisti aveva lo scopo di minare la magistratura della città e di perseguitare i dissidenti - acuendosi ulteriormente a partire da giugno, con le sempre crescenti da parte dei leader delle proteste.
Alcune manifestazioni hanno assunto un carattere piuttosto violento, portando a scontri con la polizia, ma finora Pechino è stata riluttante a intervenire con la forza.
Pechino accusa gli Stati Uniti e il Regno Unito di aver spronato le proteste e i gesti ostentati di lealtà dei manifestanti nei confronti di quelle stesse nazioni.