Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla Turchia in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre.
Riprendendo quanto affermato nella giornata di ieri durante la presentazione del rapporto Cnr, in cui aveva sostenuto che il blocco dell'export di armi verso la Turchia "è una iniziativa doverosa ma non ci può affatto appagare" ed aveva garantito l'impegno italiano a promuovere iniziative per far rinunciare alle autorità turche l'operazione militare in Siria, oggi Conte ha sottolineato l'importanza dell'unità e della coesione a livello europeo per la sicurezza.
"Quanto l’unità e la coesione siano imprescindibili per la sicurezza stessa dell’Europa ce lo ricorda, se mai ce ne fosse stato bisogno, l’intervento militare turco nel Nord-est della Siria, che mette a rischio la stabilità e la sicurezza dell’intera regione, causando nuove sofferenze ai civili ed ulteriori sfollati e ostacolando l’accesso dell’assistenza umanitaria, al punto da mettere a serio rischio le prospettive del processo politico, guidato dalle Nazioni Unite, per la pace in Siria e i progressi finora raggiunti dalla Coalizione globale anti-Daesh... La decisione turca ripropone, dunque, l’esigenza improcrastinabile di una posizione comune dell’Unione europea".
Conte ha aggiunto che l'obiettivo prioritario del governo italiano con l'introduzione della moratoria nella vendita di armi alla Turchia è quello di evitare ulteriori sofferenze al popolo siriano, in particolare curdo, e per contrastare azioni destabilizzanti della regione," aggiungendo che "questi obiettivi saranno tanto più efficaci se raggiunti attraverso il coordinamento europeo e in sede multilaterale".
Il via all'operazione turca in Siria
Il presidente turco Tayyip Erdogan ha annunciato mercoledì scorso l'avvio dell'operazione militare "Fonte di Pace" in Siria contro il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) e il gruppo terroristico dello Stato Islamico (Isis, noto anche come Daesh - ndr).