"In un anno di governo ho ridotto gli sbarchi del 75%, e in un solo mese di Pd-M5S gli arrivi sono aumentati. Questi sono fatti, mentre l'accordo di Malta è solo l’ennesima promessa dell’Europa. Tante parole ma fatti zero, come in passato," ha dichiarato l'ex capo del Viminale.
Secondo il leader della Lega, quanto deciso "sembra una sola, una fregatura. Gli unici contenti sono gli scafisti, non so se il signor Conte se ne rende Conte. Gli italiani non sono scemi".
1.716 sbarcati a ieri contro i 947 di tutto settembre 2018, +81%. E a Messina oggi ne stanno sbarcando altri 182. Grazie al governo del tradimento e dei porti aperti ne partiranno di più, ne sbarcheranno di più e più persone rischieranno di morire.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) September 24, 2019
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Salvini ha poi attaccato il premier Conte, che "dovrebbe ricordarlo e mostrare rispetto per chi ha governato con lui per 14 mesi, contribuendo a strapparlo dall’anonimato. Se non sopportava me e la Lega, poteva dirlo subito".
Ha poi aggiunto benzina sul fuoco della polemica con il premier. "Stanno partendo di più e rischiano di morire di più. Se Conte non lo sa, in questo mese gli sbarchi sono aumentati del 50%".
La replica di Conte
Non è tardata la replica del capo del governo giallo-rosso.
"Salvini non deve avere gelosia e invidia, abbiamo compiuto un passo avanti storico, che non era mai successo prima. Se si difende l’interesse italiano bisogna guardare al risultato. Non bisogna guardare a chi lo ottiene e chi non lo ottiene. Abbiamo molta credibilità in Europa."
Solidarietà di Zingaretti a Conte
A sostegno del premier è intervenuto anche il segretario del Pd Nicola Zingaretti.
"Sull'immigrazione Salvini cavalca o inventa problemi. Noi proviamo a risolverli per il bene comune. La differenza è tutta qui".
Si infiamma la polemica tra Roma e Budapest
Dall'Europa, per la precisione da Budapest, è arrivata come da previsioni la bocciatura dell'accordo di Malta. "Ogni ipotesi di accogliere i migranti è impraticabile. Roma ha rovesciato le poltiche di Salvini", ha fatto sapere Zoltan Kovacs, segretario di Stato per le comunicazioni e le relazioni internazionali e portavoce del gabinetto di Viktor Orban, protagonista nei giorni scorsi di una polemica con il governo italiano dal palco della festa dei giovani di Fratelli d'Italia Atreju a Roma.