Le esibizioni dei Su-35 e Be-300 al Festival dell'Aviazione e della Tecnologia Spaziale Teknofest 2019, che si svolge dal 17 al 22 settembre a Istanbul, hanno nuovamente dimostrato le capacità dell’aerotecnica russa.
La CNN Turk cita le parole del sottosegretario alle industrie della difesa turco Ismail Demir: “I russi volevano mostrare i loro prodotti (...) Questo argomento è ancora molto, molto nuovo. C'è una proposta. Hanno detto: guardate i nostri aerei. Dobbiamo studiare queste proposte”. Sabato allo show aereo dovrebbe assistere il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
Il membro del Consiglio di sicurezza e politica estera dell'amministrazione presidenziale, professore di diritto all'Università di Yeditepe e professore dell'Accademia aeronautica Mesut Hakki Casın in un’intervista a Sputnik ha commentato l’argomento degli ulteriori sviluppi nel campo di cooperazione nel settore avia-tecnico di Turchia con Russia e Stati Uniti.
“Ora la Turchia si trova dinanzi ad una decisione molto importante. Uno dei motivi della situazione è il rifiuto da parte degli Stati Uniti di fornire i caccia F-35, malgrado la Turchia abbia versato l’intero importo per essi. Questo atteggiamento, come sapete, è legato all’acquisto di sistemi russi S-400. Tale comportamento non è conforme al diritto internazionale, siccome in uno dei casi si tratta di un sistema di difesa aerea e nell’altro di aerei da guerra. Inoltre, la Turchia è uno dei produttori degli F-35”, ha affermato.
Durante la sua recente visita in Russia, il presidente Erdogan ha prestato particolare attenzione alla discussione di due importanti questioni: l'acquisto dei Su-35 e l'implementazione di progetti per la produzione congiunta degli aerei Su-57 di quinta generazione. Al momento le questioni sono allo studio di esperti delle forze armate turche, del ministero degli Esteri e di altre autorità di competenza. Nel frattempo la Turchia sta cercando di tutelare i suoi diritti circa la fornitura degli F-35 continuando a negoziare con gli Stati Uniti su quest’argomento.
"Se gli Stati Uniti continuano a rifiutare di consegnare i caccia alla Turchia, il Paese prenderà una decisione definitiva sull'acquisto dei Su-35 e sulla produzione congiunta dei Su-57. Inoltre, in questo caso, la Turchia probabilmente non comprerà mai più aerei americani. Nello stesso modo in cui, dopo che la Gran Bretagna sequestrò le navi da guerra turche Sultan Resat e Sultan Osman durante la Prima guerra mondiale, la Turchia non ha acquistò più navi, aerei o qualsiasi materiale bellico da essa”, ha sottolineato Casin.
Russia prima scelta
L'economista Shevket Apuhan, commentando i possibili accordi nel campo dell'aviazione tra Turchia e Russia a Sputnik, ha sottolineato che la Russia rimane “il principale paese in cooperazione con il quale la Turchia potrebbe sviluppare tecnologie avanzate e stabilire una produzione dei mezzi al livello nazionale”.
Oggi il sottosegretario alle industrie della difesa turco Ismail Demir ha annunciato che i primi sistemi di difesa antiaerea S-400 saranno schierati in Tuchia a dicembre di quest’anno.